KIWANIS INTERNATIONAL

Via Giovanni da Empoli, 33
00154 ROMA Tel. 06 5755759
Fax 06 5743035
E-mail
kiwanis.italia@email.it
         
webmaster@kiwanis.it
DISTRETTO ITALIA- SAN MARINO
ANNO SOCIALE 2003 -2004
                                                               SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD

Home

rassegna stampa

 
il bollettino   la rivista
  sui giornali  
    OTTOBRE  NOVEMBRE  DICEMBRE  GENNAIO FEBBRAIO MARZO  APRILE MAGGIO  GIUGNO   LUGLIO   AGOSTO    SETTEMBRE

''A Sud dell'economia'', un convegno a Cosenza
Cosenza. "A Sud dell'economia": e' il titolo del convegno organizzato dai clubs service di Cosenza Kiwanis junior e Kiwanis con l'obiettivo di esprimere il diffuso disagio di un territorio, quale quello calabrese, che si sente relegato ai margini dell'economia, anche all'interno dello stesso Mezzogiorno. Un momento di grande commozione e di forte solidarieta' ha accompagnato l'intervento del Presidente del Kiwanis Junior Barbara Monaco che in apertura ha voluto ricordare la figura di Liliana Funaro, stroncata all'eta' di ventinove anni da un male incurabile. Luca Fiorita, Presidente del Kiwanis club di Cosenza, ha posto l'accento sugli obiettivi del convegno. "Parlare di economia con i cittadini - ha detto- significa svegliare le coscienze e provocare i calabresi per dare di piu' e sempre meglio, nella convinzione che non mancano intelligenze ed esperienze positive a cui ispirarsi e le opportunita' per realizzare importanti iniziative". Dalle relazioni di Sarino Branda, Direttore dell'Assindustria cosentina e dall'imprenditore Rolando Manna e' emerso che ci sono regioni ed aree del Mezzogiorno che stanno crescendo piu' e meglio della Calabria. Non si puo' piu', quindi, parlare di un Mezzogiorno unico ed indifferenziato, ma di aree e regioni che hanno decisamente imboccato la strada dello sviluppo, mentre altre fanno fatica e stentano a decollare. La Calabria continua ad essere il fanalino di coda per tanti aspetti: livello di occupazione, prodotto interno lordo per abitante, apertura verso i mercati esteri. "Ma la Calabria - ha sostenuto il Direttore Sarino Branda- non e' refrattaria allo sviluppo, non e' un'area completamente chiusa. Sul finire degli anni novanta e ad inizio di terzo millennio la nostra regione ha vissuto un importante periodo di trasformazione e di crescita facendo registrare andamenti congiunturali decisamente positivi. La stagione della concertazione - ha continuato Branda- ha fatto emergere una regione in movimento con una voglia di protagonismo locale che ha coinvolto tutti gli attori dello sviluppo fino a proiettare in positivo la nostra regione verso il resto del Mezzogiorno e del Paese. Oggi, la spinta verso la devolution tende a presentare lo stereotipo di una Calabria e di un Mezzogiorno come terra di criminalita' diffusa e di scarsa capacita' progettuale dove non continuare ad investire risorse". Per Branda "quello che serve e' dare vita a politiche regionali piu' efficaci e meglio tarate sulle vocazioni del territorio, utilizzando al meglio le risorse comunitarie per aggredire e ridurre in maniera sostanziale i ritardi strutturali che ancora affliggono la nostra economia". Dopo aver analizzato i dati dell'economia internazionale ed europea, l'imprenditore Rolando Manna ha posto l'accento sull'importanza che riveste il mondo dell'informazione e sul ruolo della politica nella societa'. "Guardando alla Calabria - ha dichiarato Rolando Manna- i parametri di riferimento economico ci comunicano che siamo la maggiore anomalia economica di questo Paese: 26% di disoccupati, 64% di disoccupati giovani, pil pro-capite al 50% della media nazionale, esportazioni all'1% di quelle della Lombardia. Il sistema Calabria non funziona, gli sforzi dei singoli, anche perche' sempre piu' rari, non sono assolutamente sufficienti". Per l'imprenditore Manna "il sistema Calabria, in lentissima crescita, deve evolversi guidato da un pensiero diverso che sin qui ne ha rallentato lo sviluppo, individuando le risorse possibili in un progetto che ne preveda l'impiego nei settori sviluppabili, quali il turismo, l'industria e l'agricoltura in un opportuno equilibrio. Il migliore investimento per il nostro futuro e per i nostri figli - ha concluso Manna- passa per un impegno serio e convinto da parte di tutti, in prima persona e rinunciando a comportamenti dettati dall'omerta'".

 
Canicattì 26 -2- 2004

Frassica: «Canicattì è la città più bella d'Italia»
Intervista
con l'attore-cabarettista siciliano che è stato il testimonial del Carnevale canicattinese

«Canicattì è la più bella città d'Italia ed ha il più bel carnevale del mondo»
Ha rotto il ghiaccio con queste parole il noto showman siciliano Nino Frassica che, con l'ironia che lo ha sempre contraddistinto, ha conquistato immediatamente la simpatia delle migliaia di persone presenti in largo Aosta per la conclusione dei festeggiamenti della sesta edizione del carnevale canicattinese. Una folla davvero impressionante che sin dal primo pomeriggio, si è riversata per le strade trascorrendo in allegria l'intera serata. Un carnevale dunque riuscitissimo, come sottolinea lo stesso Frassica rimasto colpito dalla mole di persone partecipanti ai festeggiamenti.
«Credo che con il tempo il carnevale canicattinese possa diventare una manifestazione interprovinciale - ha sottolineato Frassica - ci sono tutte le premesse affinché questa kermesse continui a crescere. La gente di Canicattì sente molto questa festa e lo dimostrano i numeri di questa sera. I grandi carnevali siciliani si sono affermati nel corso di molti anni, il carnevale canicattinese è ancora giovane ma già fa parlare di se».
Anche le «Bonitas», le popolari ballerine della trasmissione di Canale 5 «Buona domenica», abituate alle grandi feste in maschera sudamericane, sono rimaste colpite dalla qualità dei carri allegorici e dall'allegria dei canicattinesi.
«Ci sentivamo come a Cuba - hanno commentato le show girl - i carri sono di ottima qualità e la gente è molto calorosa».
Un successo dunque, andato oltre le aspettative con più di quarantamila persone presenti in Largo Aosta e viale Regina Margherita durante la giornata conclusiva dei festeggiamenti. Negli ultimi anni il carnevale canicattinese ha avuto un grande exploit, i numeri parlano chiaro. Anche per questo motivo il Kiwanis International ha voluto sponsorizzare, per il secondo anno consecutivo, uno dei carri allegorici.
«Il Club Service di Canicattì è stato uno degli sponsor del carro allegorico "E' tutta 'nna malatia" che si ispira ad alcuni noti personaggi dell'accademia del Parnaso
- sottolinea Gaetano Alaimo, presidente del Kiwanis club- in passato l'associazione che presiedo, ha anche organizzato diversi convegni per divulgare le poesie di Peppe Paci. Nella precedente edizione del carnevale abbiamo voluto dare il nostro contributo perché la tematica del carro, che raffigurava un bambino desideroso di crescere e di affermarsi, rientrava perfettamente su quello che è lo spirito del Kiwanis International e cioè quello di garantire a tutti i bambini del mondo un avvenire più tranquillo. Crediamo molto nel carnevale canicattinese perché negli anni ha dimostrato di sapere trattare in modo brillante problematiche anche serie senza essere offensivo nei confronti di nessuno».
Nel tempo, anche le persone che snobbavano questa kermesse hanno partecipato attivamente trascorrendo qualche ora per le vie della città in maniera goliardica. In effetti, questa manifestazione negli anni ha avuto una radicale trasformazione.
Davide Difazio

 

 

16:57 COSENZA: CONVEGNO SU TEMA 'A SUD DELL'ECONOMIA'

 

(ASCA) - Cosenza, 26 feb - ''A Sud dell'economia'': e' il
tema del convegno, organizzato dai clubs cosentini Kiwanis
junior e Kiwanis per domani, alle ore 18, nella sede
dell'Assindustria di Cosenza. Sarino Branda, direttore
dell'Assindustria cosentina e socio onorario del Kiwanis
junior, e l'imprenditore Rolando Manna, socio onorario del
Club Kiwanis di Cosenza, illustreranno la situazione
economica del Mezzogiorno e del territorio della provincia.
   L'introduzione e' affidata ai presidenti dei clubs,
Barbara Monaco  e Luca Fiorita, ed al Governatore del Kiwanis
junior, Riccardo Cannavo'. Il convegno - si legge in una nota
- ha l'obiettivo di favorire un confronto a piu' voci sui
temi, attualissimi, connessi all'andamento economico delle
nostre realta': politiche per le imprese, mercato del lavoro,
internazionalizzazione, sicurezza, sviluppo delle risorse
umane, sono tra i temi che piu' ci riguardano da vicino e che
hanno importanti riflessi sulla vita di tutti i cittadini.

 

 

 

14 febbraio 2004

ADRIA - (g.f.) L'ultima conviviale del Kiwanis Club è stata una di quelle meno consuete e più interessanti. Ospite d'onore è stato il dott. Massimo Azzaretto, capitano medico della "Folgore", attualmente medico-chirurgo alla Casa di Cura di Porto Viro. Con molto entusiasmo, vivacità e l'enfasi dettata dall'attaccamento al corpo dei parà e dal senso di partecipazione di chi ha operato in zona di guerra, ha illustrato la sua esperienza in Afganistan.

Azzaretto ha esordito narrando come le sue esperienze medico-militari si siano espletate in modo diversificato in zone diverse del mondo: dal vicino Kosovo ai ghiacci dell'Antartide. In Afganistan si trovava di stanza in un ospedale americano di Baghram. I suoi interventi potevano esser richiesti in zone di operazione lontane dal centro anche parecchie centinaia di chilometri e raggiungibili solo con l'elicottero. Se le attrezzature di soccorso, gli impianti ospedalieri, le sale operatorie erano di assoluto prim'ordine ciò non significava che l'azione quotidiana fosse del tutto tranquilla. Parecchi sono stati gli episodi e le circostanze dove il pericolo, anche mortale, era presente a pochi metri di distanza. In occasione di una missione, infatti, un infermiere americano che l'accompagnava è stato stroncato da una scheggia di un ordigno esploso a pochi passi di distanza. Qualche secondo prima Azzaretto si trovava nel medesimo posto.

Le soddisfazioni tuttavia non sono mancate: il senso di patria ad ogni alzabandiera, la solidarietà che accomunava i militari italiani, il senso di partecipazione e di stima nei suoi confronti e nei confronti del suo contingente di appartenenza da parte delle equipe mediche statunitensi. C'era la consapevolezza di aiutare un popolo in difficoltà dove certe malattie sono ancora endemiche ed i traumi della guerra all'ordine del giorno, specie per la presenza di mine disseminate nel territorio.

L'omaggio del "guidoncino" kiwaniano ed un attestato di ringraziamento, consegnati dal presidente Gabriele Mariotto, hanno chiuso la serata seguita con vivissimo interesse dai partecipanti. La relazione infatti è stata sottolineata da applausi prolungati.

 

Catania 13 febbraio 2004

Il Kiwanis Catania Centro ha celebrato il trentennale della sua nascita alla presenza del presidente del Kiwanis International Mr. Bob Moore, dei massimi esponenti kiwaniani della Sicilia, dell'arcivescovo Gristina, socio onorario del club, autorità, invitati e soci. Al tavolo della presidenza Mr.Bob Moore, il Trustee International dott. Nicola Russo, mons. Gristina, il Luogotenente Governatore dott. Angelo Nassisi, il Governatore eletto dott. Gianfilippo Muscianisi e l'ing. Isidoro Privitera, presidente del Kiwanis Catania Centro.
Il Kiwanis Catania Centro ha celebrato il trentennale della sua nascita alla presenza del presidente del Kiwanis International Mr. Bob Moore, dei massimi esponenti kiwaniani della Sicilia, dell'arcivescovo Gristina, socio onorario del club, autorità, invitati e soci. Al tavolo della presidenza Mr.Bob Moore, il Trustee International dott. Nicola Russo, mons. Gristina, il Luogotenente Governatore dott. Angelo Nassisi, il Governatore eletto dott. Gianfilippo Muscianisi e l'ing. Isidoro Privitera, presidente del Kiwanis Catania Centro.
«Sono onorato - ha dichiarato Privitera - di celebrare il trentennale alla presenza della massima autorità kiwaniana che esiste al mondo, Mr. Moore, che, insieme alla sua gentile consorte, ha accettato di buon grado di celebrare il trentennale insieme con noi». Privitera ha ricordato che nel lontano febbraio del 1974 un gruppo di amici ha pensato di creare il Kiwanis a Catania e da allora alla presidenza si sono succedute personalità di prestigio, alcune delle quali, purtroppo, sono scomparse. Privitera, oltre a essere stato per tre volte presidente del club, ha ricoperto notevoli incarichi in campo nazionale, grazie ai quali ha acquisito grandi esperienze che sono servite per la crescita qualitativa e quantitativa del club. Infine sono stati ricordati i presidenti scomparsi.
La dott. Letizia Patanè, presidente del Kiwajunior, dopo aver rivolto un caloroso saluto a Mr. Moore e alle autorità presenti, ha ricordato che quest'anno il suo club festeggerà il venticinquennale della sua nascita. Il dott. Riccardo Cannavò, governatore del Kiwajunior, si è detto lieto che il club service dei giovani festeggerà quest'anno un quarto di secolo di vita e d'intensa attività. Quindi i past governatori dott. Matteo Calabretta e avv. Giuseppe Spampinato, hanno avuto parole di elogio per l'attività instancabile svolta dal club e dai suoi presidenti. Il dott. Angelo Nassisi, oltre a portare il saluto del Governatore del Distretto Italia dott. Piero Grasso, e dopo aver ricordato l'attività del più vecchio club di Catania, ha esaltato i valori umani del Kiwanis, che fanno acquisire un'esperienza unica e una carica di valori umani, le quali rendono orgogliosi chi appartiene al club. Il dott. Muscianisi, ha detto che alle parole devono seguire sempre fatti concreti.
Il dott. Russo si è detto particolarmente lieto della presenza di Mr. Moore, il quale ogni anno programma la visita in dieci distretti sparsi nel mondo per portare solidarietà e aiuti concreti, in particolare ai bambini poveri. Ovviamente la visita a Catania è stata un fuori programma. Mr. Moore dopo aver portato ai presenti i saluti del Kiwanis International, ha dichiarato tra l'altro: «E' un gran piacere festeggiare con voi i 30 anni della fondazione del club. In questi anni siete riusciti a superare gravi problemi con spirito d'amicizia e di servizio. Dobbiamo lavorare intensamente perché nel mondo vi sono centinaia di migliaia di bambini che muoiono per la fame. Non possiamo risolvere tutti i gravi problemi che esistono, ma abbiamo il dovere almeno di alleviarli. Operare a favore dei bambini è il nostro dovere oggi, domani, sempre». Mons. Gristina a proposito del discorso di Moore, ha ricordato il messaggio natalizio del Papa che ritorna sempre sul tema dei piccoli, dei bambini che soffrono. L'attività del Kiwanis, pertanto, è meritoria e trova nella Chiesa il pieno e incondizionato appoggio.
Infine il past governatore avv. Francesco Braschi, nel suo lungo e minuzioso intervento, ha tracciato la storia del Kiwanis International, nato nel lontano 1915 in America, e che s'è esteso, a macchia d'olio, in tutti i cinque Continenti, formando una forza consistente di uomini e mezzi con lo scopo di servire e aiutare i popoli più bisognosi. A conclusione della serata di gala il presidente Privitera ha consegnato riconoscimenti a tutti i past president presenti, e la "Legion d'onore" per i 25 anni d'appartenenza al club ai soci Francesco Amoroso, dott. Sebastiano Cassar Scalia e Ottaviano Cutrona.
Antonio Di Paola

 

Rovigo 13 febbraio 2004

KIWANIS

Arriva il Gran galà di beneficenza

Domani, alle 20.30 all'hotel Cristallo, sera di gala a scopo benefico per il Kiwanis, sia per il carnevale che per San Valentino. La festa è rivolta alle autorità del club e ai soci della 10. divisione, e a ospiti a invito.

 

Catania 10 febbraio 2004

Al Kiwanis «la sicurezza e la tracciabilità degli alimenti»

 

"La sicurezza e la tracciabilità degli alimenti" è stato il tema brillantemente trattato nel corso di un meeting che il Kiwanis Catania Centro ha tenuto all'Hotel Nettuno, da due eminenti personalità: il prof. Giorgio Calabrese e l'on. Giuseppe Castiglione. Presenti il luogotenente governatore della 5ª Divisione dott. Angelo Nassisi, past governatori, past luogotenenti governatori, past presidenti, studiosi, invitati e soci. E' stato il presidente del club service ing. Isidoro Privitera a presentare i relatori, il prof. Calabrese, scienziato siciliano, nato a Rosolini, e attualmente docente all'Università cattolica di Piacenza, dove insegna Scienze della nutrizione, e unico italiano che fa parte dell'Autority per la sicurezza alimentare Europea, nonché l'on. Giuseppe Castiglione, Vicepresidente della Regione, assessore all'agricoltura, imprenditore nel settore.
Il prof. Calabrese, entrando subito in argomento dopo la presentazione dell'ing. Privitera (che ha anche annunciato il ritorno nel club del generale Attilio Consolante, dopo alcuni anni di assenza per motivi di lavoro), ha rilevato che una pietanza può essere gustosa, ma contenere tanti grassi che fanno molto male al nostro organismo. Il grasso si deposita in tutto il corpo, ma per le arterie è particolarmente pericoloso perché riesce ad otturarle, anche se in parte, provocando i pericolosissimi trombi. Ed è proprio dalla qualità del cibo che dipende il bene e il male del nostro organismo. Mangiar poco per star bene, ma mangiare prodotti di alta qualità, per evitare l'affaticamento del fegato, dei reni, del pancreas. L'eccesso di cibo non buono modifica la struttura del cibo stesso e quella delle cellule umane. Bisogna evitare i prodotti "manipolati" che spesso di attraente hanno solo le false etichettature. L'oratore ha auspicato un sempre più coinvolgimento delle università nel settore dell'alimentazione. "Il nostro motto - ha concluso Calabrese- dev'essere: vivere a lungo ma con gioia".
L'on. Castiglione ha affermato che la politica agricola comunitaria è in gran parte frutto dei consigli, delle proposte, delle istanze fatte proprio dalla Sicilia. Ha parlato della competitività delle aziende agricole e dei fondi strutturali per la loro trasformazione. Il consumatore deve avere un prodotto finale ottimo. Stiamo lavorando intensamente e già si stanno raccogliendo risultati soddisfacenti. Il nostro vino e i nostri oli sono tra i migliori d'Italia, per non parlare dell'agrumicoltura e degli ortofrutticoli. Alla produzione intensiva abbiamo scelto la qualità. E' stata creata in Sicilia un'Agenzia regionale per la sicurezza alimentare, realizzata su richiesta dei produttori e non dei politici. I prodotti verranno analizzati scrupolosamente e certificati in modo da dare al consumatore un prodotto sano e sicuro. E' seguito un interessante dibattito; sono intervenuti i professori Giuseppe Restuccia ed Emanuele Maccarone, docenti presso la facoltà di agraria, Salvatore Barbagallo preside della stessa facoltà, il dott. Angelo Nassisi, l'avv. Giuseppe Spampinato, il dott. Giovanbattista Di Mauro e il dott. Salvatore Laudani.
Antonio Di Paola

 

CATANIA 9 FEBBRAIO 2004

KIWANIS CATANIA CENTRO
 

KIWANIS CATANIA CENTRO
Oggi lunedì, alle 20, nei locali dell'Auto Yachting club, avrà luogo il Gran gala per la celebrazione del trentennale della consegna della Charter al club. Alla cerimonia, oltre alle numerose autorità kiwaniane del distretto Italia-San Marino, sarà presente il presidente mondiale del Kiwanis internazionale, Robert L. Moore.

 

 

7 febbraio 2004

 
Enna 7 febbraio 2004

convention del kiwanis
Computer sempre più raffinati
per cancellare le distanze


 

«Le nuove tecnologie applicate al personal computer» e «umorismo e comicità» sono stati i temi affrontati rispettivamente dall'ing. Lino Chiechio e dall'avv. Alfonso Guicciardi ad iniziativa dell'arch. Filippo Pecora, presidente della sezione ennese del Kiwanis.
Organizzatore instancabile, l'architetto ha offerto ai soci ed agli ospiti una serata in cui cultura e svago si sono armoniosamente fusi.
L'ing. Chiechio ha illustrato, con il sussidio di diapositive, i progressi registrati nel campo della tecnica negli ultimi tre anni, che hanno reso possibile stabilire collegamenti tra varie zone, città, senza ricorrere ai pali con i tradizionali fili.
In questo ambito è stata la Sicilia ad ottenere per prima risultati positivi. Nel corso della sua esposizione il relatore ha fatto riferimento a tre servizi riguardanti questa rivoluzione tecnologica destinata a cambiare il modo di lavorare negli ospedali, nelle caserme, nelle questure e nelle stesse abitazioni private.
Mediante un piccolo monitor, infatti, è possibile controllare una persona cara degente in ospedale, un neonato che riposa nella culla e bambini che giocano a casa o fuori; si possono seguire eventi che accadono in luoghi sperduti e possono trasmettersi rapidamente dati senza ricorrere al telefono. C'è da aggiungere che questo mezzo non presenta alti costi e che il suo impatto ambientale non supera quello di un comune telefonino.
L'avv. Guicciardo, attuale governatore del club, ha intrattenuto l'uditorio sull'umorismo, panacea di tutti i mali, processo psicologico che nasce dal sentimento del contrario e che ci offre il modo di ridere di noi stessi, delle nostre fobie e di cogliere l'aspetto comico anche nei momenti più neri.
E' l'arma che ci consente di spiazzare un avversario con una battuta, di sconfiggerlo con una risata rendendosi in questo modo temibile, quindi potente.
A.G.

 

CANICATTI '  7 FEBBRAIO 2004

Particolare iniziativa di solidarietà
Kiwanis, un concerto per la vita

 

Si terrà domenica prossima 8 febbraio, al Circolo di compagnia di Canicattì, uno spettacolo musicale dal titolo: «Concerto per la vita».
La manifestazione rientra nel programma mondiale del Kiwanis International che mira alla salvaguardia dei diritti dell'uomo con particolare attenzione alla qualità della vita.
«Il Kiwanis club di Canicattì in occasione della giornata mondiale della vita - dice Gaetano Alaimo, presidente dell'associazione - ogni anno dedica a questo importante avvenimento un concerto dove si esibiscono promettenti artisti locali. La manifestazione è finalizzata a promuovere un'azione culturale ed a favorire la conoscenza e la divulgazione della musica sinfonica». Domenica dalle 17.30 in poi, si esibiranno alcuni artisti locali che tramite quest'occasione avranno l'opportunità di arricchire il loro «curriculum» proponendosi al pubblico. La manifestazione avrà inizio con l'esibizione alla chitarra di Viviana Bagnato, seguiranno Pietro La Greca e Luigi Cuva che suoneranno rispettivamente pianoforte e clarinetto. «Il lavoro di questi giovani va elogiato - conclude Alaimo - poiché alcuni di loro, già in giovanissima età, hanno iniziato a coltivare la mobilissima arte della musica. In questo momento di tensione internazionale e di crisi di valori, volersi incontrare con i giovani che mostrano impegno e interesse per l'arte ci riempie di gioia e ci fa sperare in un futuro migliore».
Davide Di Fazio

 

SIRACUSA 7 FEBBRAIO 2004

Serata-tango al Kiwanis

 

Al Kiwanis una suggestiva rievocazione del tango: il ballo famoso nel mondo anche attraverso le innovazioni durante il ventesimo e sino al secolo corrente. Introdotto dal presidente del sodalizio ingegnere Carmelo Gargano e dal past-presidente ingegnere Lorenzo La Malfa, l'ospite protagonista catanese professore Gaetano Circià storico, cultore della musica pop americana. Dalla seconda metà dell'Ottocento presente questa danza in terra argentina proprio laddove affluivano da varie parti d'Europa - Italia compresa - folle di emigranti speranzosi di trovare lavoro e avvenire. Così il tango - anche col concorso del flauto e di altri strumenti musicali - diveniva in quelle lontane contrade occasione d'incontro pure col mondo femminile e di amicizia, di fraternità, di abbraccio: un rimedio salutare, quindi, e appassionato alla solitudine di migliaia di cuori.
Dall'Argentina e da altre contrade degli Stati Uniti via via, nel tempo, l'esportazione del tango alla volta delle nazioni europee: Italia, Francia e Gran Bretagna compresa. All'avversione dell'anglicanesimo, la graduale presa di coscienza invece a favore dei cattolici favorita - come narrano le cronache del tempo - da Papa Pio X, il quale avendo assistito all'esecuzione della danza del tango ne colse piuttosto l'aspetto più significativo e più profondo in funzione sociale ed umana a fronte dell'asprezza dei tempi. Insomma, un graduale ma decisivo ingresso del ballo argentino presso tutte le nazioni sino ad oltre la prima conflagrazione armata europea. E intanto prima la megafonia e quindi - sempre più affinandosi - la microfonia accrebbero ulteriore apprezzamento e diffusione di codesta danza assieme allo jazz nuova voce musicale d'America.
Oggi - ha affermato il professore Circià - il tango ai suoi vari livelli interpretativi, è assurto in tutto il mondo meritatamente al rango della più apprezzata cultura accademica. Spontaneo il plauso dei numerosi soci ed invitati i quali hanno potuto gustare a coronamento della serata la esecuzione assi variegata del genuino tango argentino da parte della coppia Antonella Milone e Angelo Grasso, maestri entrambi della scuola «Caminito Tango» di Catania.
Giuseppe Vitale

 

ATTI DEL CONVEGNO SULLA FIGURA E SULL'OPERA DI SEBASTIANO ADDAMO

Scrittore e saggista da non dimenticare
Saverio Testone


Q uando si menzionano gli scrittori siciliani più in vista del secondo Novecento il nome di Sebastiano Addamo (1925-2000), di norma, non compare accanto a quelli di Sciascia, Bonaviri, Bufalino, Consolo e D'Arrigo. Gli si fa un torto perché lo scrittore e poeta catanese, al pari di altri narratori isolani spesso dimenticati come Antonio Pizzuto e Angelo Fiore, merita di essere annoverato tra i maggiori rappresentanti della letteratura siciliana contemporanea. L'occasione, adesso, per una piena rivalutazione dello scrittore e una rivisitazione meno superficiale della sua opera saggistica, narrativa e poetica viene offerta dal volume pubblicato dall'editore Angelo Parisi contenente gli atti del convegno di studio su La figura e l'opera di Sebastiano Addamo svoltosi a Lentini quattro anni fa, pochi mesi dopo la morte dello scrittore, promosso dal locale Kiwanis club. Se effettivamente la notizia della morte di Addamo passò quasi sotto silenzio sulla stampa nazionale, il convegno ebbe il merito di ridestare l'interesse della critica nei suoi confronti e questi atti, grazie anche al certosino lavoro di ricerca e di raccolta dei documenti compiuto dalla vedova dello scrittore Grazia Cavallaro e da Alfio Di Pietro, ne sono una prova convincente per la qualità e la quantità degli interventi. Gli atti contengono le relazioni, le testimonianze e i contributi di quanti, pur non essendo presenti al convegno, hanno comunque voluto rendere omaggio allo scrittore, e comprendono anche un'utile scheda bibliografica curata dagli attuali allievi delle scuole di Lentini. Tra gli interventi figurano pure quelli di Vincenzo Consolo, Pietro Mazzamuto, Nicolò Mineo, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Di Grado, Sergio Palumbo, Rita Verderame, Giuseppe Bonaviri, Milo De Angelis, Silvana Grasso, Dacia Maraini, Ferdinando Scianna. Da tutti questi scritti critici e memoriali emerge il ritratto di un intellettuale solitario, schivo, polemico e nel contempo di un uomo di saldi principi etici e di profonda umanità.

(giovedì 5 febbraio 2004)

 

CATANIA 4 FEBBRAIO 2004

Quadri d'autore all'asta per un gesto d'amore

 

Organizzata dal Kiwanis Club Catania Centro e dell'Accademia italiana degli Etruschi, nella chiesa di San Giuseppe al Duomo, l'asta di beneficenza i cui proventi vanno alla Caritas Diocesana nasce dalla donazione di un quadro da parte di ben 30 artisti: Enza Alessi, Simona Barbirotto, Anna Enza Calì, Ugo Cerra, Emilia Cigno, Pippo Contarino, Elsa Emmy, Giovanni Fazzeni, Rosario Filippone, Carmelo Gangemi, Luciano Gemmellaro, Alfio Giuffrida, Pippo Giuffrida, Angela Marino, Angelo Santonocito, Maria Grazia Magrì, Francesco Massimo, Rosario Montagna, Enza Pagano, Antonino Palumbo, Vera Pellegrino, Giuseppe Ranno, Vittorio Ribaudo, Gabriella Rapisarda, Giusy Rugnone, Giovanni Sessa, Maria Rosa Tabacco, Vito Tomaselli, Carmen Arena, la cui generosità si trasforma in aiuto per chi ha più bisogno. E ciò proprio nei giorni che ricordano il martirio della Santa Patrona di Catania.
Ad inaugurare la mostra "Arte, cultura e solidarietà" allestita in omaggio a Sant'Agata dal direttore artistico Emilia Cigno, il sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, che ha sottolineato tra l'altro, come i festeggiamenti per Sant'Agata siano per tutti momento di unità, ponte verso i meno fortunati e come i cittadini uniti insieme possano rendere grande la città. Quindi l'assessore provinciale Campo ha osservato come Sant'Agata sia venerata da tutti i paesi dell'area metropolitana e dell'entroterra catanese, mentre l'impegno per la solidarietà nel suo nome rimuove le contingenze che sono strumentali ed è messaggio di compartecipazione e di amore.
Dopo il saluto del sindaco di Belpasso Alfio Papale, della presidente del Lyceum Club, donna Concetta Abbatelli, del presidente del Kiwanis Club Catania Centro, ing. Privitera, di Padre Coniglione della Caritas Diocesana che ha ricordato come la nuova povertà economica, ma anche quella dell'anima, necessiti di aiuto, di calore umano e di amicizia, laddove l'arte eleva lo spirito e la cultura si sposa con la santità, la dott.ssa Jolanda Scelfo porgendo i saluti dell'Unesco e del Club della Stampa, ha ricordato come lo scopo nobile della beneficenza è atto che ci accomuna tutti nella Pietas cristiana. Infine, dopo il saluto della presidente dell'Accademia italiana degli Etruschi, Carmen Arena e l'applaudito intermezzo musicale dei "Cimbali" del laboratorio di musico-terapia dell'istituto Maria S.S. del Carmelo Oda, diretto dal Maestro Branca, la giornalista Giovanna Raimondo ha dato il via alle operazioni di offerta d'asta delle opere.
Milly Bracciante

 

Domenica 1 febbraio 2004

L’importanza del pane quotidiano al Kiwanis Club Perugia Etrusca

ll relatore è stato Angelo Valentini, l’ospite esperto della materia è stato il noto panettiere Faffa di Pontevalleceppi, con aneddoti e l’illustrazione dei tanti tipi di prodotti da forno: una riunione del ”Kiwanis Club Perugia Etrusca” l’altra sera all’albergo ”La Rosetta” è stata dedicata al pane, simbolo di lavoro, fatica e sopravvivenza.
Il pane quotidiano è il protagonista di ogni epoca, alimento fondamentale per la dieta di popolazioni antiche e moderne. Epoca dopo epoca, il suo consumo e le tecncihe per produrlo si sono modificate, evolvendosi e connotandosi secondo caratteristiche, cause spesso anche storiche e politiche. Il presidente del ”Kiwanis Club Perugia Etrusca” Mauro Celeschi ha sottolineato l’importanza di uno tra gli alimenti più antichi della storia dell’umanità, che sembra essere nato in Egitto in torno al 3500 avanti Cristo.