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ANNO SOCIALE 2003 -2004
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Catania 27 gennaio 2004

Kiwanis: l'università per investire in cultura e formazione superiore


Investire in cultura: la globalizzazione dell'economia impone una crescita significativa dei livelli di conoscenze. Bisogna tenersi al passo con il vorticoso progresso tecnologico. Non basta più neanche la laurea: è necessario che periodicamente i professionisti frequentino corsi di alta specializzazione (i master), che si impegnino in un confronto assiduo con i cambiamenti che interessano il loro settore di attività. In tutto questo è centrale la funzione dell'Università. Quella di Catania già si pone come un polo di eccellenza, dotato di tutti i numeri per promuovere la cultura e la formazione permanente non solo nel meridione italiano, ma in tutto il Mediterraneo: lo dimostrano gli accordi stipulati con parecchie facoltà universitarie rivierasche, dalla Spagna alla Tunisia, alla Grecia. Di questa tematica ha parlato, con ricchezza di dati e con chiarezza di orientamenti programmatici, il Rettore prof. Ferdinando Latteri, nel convegno organizzato dal Kiwanis Club Catania Etna, sotto la presidenza dell'avv. Filippo Rapicavoli che nel saluto di apertura ha anche letto i messaggi dei consoli generali di Libia e Tunisia e dei Rettori delle Università di Tunisi e di Tripoli.
La prima relazione è stata tenuta dal prof. Alfredo Petralia, responsabile dei rapporti dell'Università di Catania con le Università di Tunisi e di Tripoli. L'ateneo catanese (65 mila iscritti ed oltre 1500 docenti) è un riferimento ambito dai giovani studenti mediterranei, con un numero crescente di corsi di laurea, di corsi di alta specializzazione, di istituti scientifici di primario prestigio. Vi sono tuttavia difficoltà logistiche tuttora avvertibili e strettoie burocratiche specialmente nelle relazioni con i paesi extracomunitari: uno studente proposto per il dottorato di ricerca è bloccato dalle autorità del suo paese e, forse, potrà superare gli ostacoli solo con un permesso “turistico”.
Il Rettore Latteri nella sua puntuale disamina ha indicato la necessità di avvicinare le istituzioni accademiche agli studenti, con l'intervento di “tutores”, di studenti seniores, con la collaborazione delle scuole per correggere le disfunzioni che ogni anno spingono il 35% delle matricole ad abbandonare gli studi. Sullo sfondo si celano altre insidie (di natura anche economica) che sono state messe in rilievo nel corso del successivo dibattito, moderato dal giornalista prof. Sergio Sciacca, dalle annotazioni del past governatore del Distretto avv. Giuseppe Spampinato, del prof. Rosario Sapienza associato di Diritto Internazionale, dell'ing. Salvatore Grasso presidente dell'Aisi Sicilia, del dirigente scolastico prof. Giuseppe Adernò, del prof. Guglielmo Longo direttore del Dipartimento di biologia animale, con l'intervento conclusivo del luogotenente Governatore della 5ª divisione dott. Angelo Nassisi.

 
27 gennaio 2004

Dedicata alla ricerca l'ottava edizione del premio «We build» del club Kiwanis

 

Il motto «We build», noi costruiamo, è la denominazione del premio che viene assegnato ogni anno dal «Kiwanis club orobico bergamasco». Per questa ottava edizione, il tema è «l'Impegno nell'ambito scientifico per lenire la sofferenza umana» e il riconoscimento verrà assegnato a una singola persona, ente o associazione che si è fortemente impegnata nella ricerca.
I candidati al premio verranno selezionati da una commissione presieduta dal socio Luigi Tondini, con cui collaboreranno Raimondo Mascali e Antonella Impellizzeri.
La giuria del premio, presieduta dal prefetto di Bergamo Cono Federico, è composta dal presidente della Provincia Valerio Bettoni, dal presidente del Kiwanis Bergamo Orobico, Stella Zuccalli, dal past president dello stesso sodalizio Paolo Bergo e da Luigi Tondini.
Le segnalazioni di quanti potranno concorrere al premio, corredate dal curriculum e dalle motivazioni riferite al soggetto meritevole, dovranno pervenire alla sede del club entro e non oltre il prossimo 15 maggio.
La presentazione dell'edizione 2004 del premio si è svolta sabato scorso, in un incontro conviviale nella sede del club, all'hotel Excelsior San Marco, alla presenza dei soci e del consiglio direttivo.
Erano presenti tra gli altri il governatore della prima divisione Kiwanis, Marco Orefice, il governatore del distretto Italia San Marino e socio del Kiwanis Bergamo, Piero Grasso, il presidente del Kiwanis Bergamo, Gerolamo Angione, e il questore di Bergamo Giuseppe Messa. Nel corso della serata il governatore Orefice ha ricordato le finalità del premio «We build», oltre al successo riscosso a Bergamo nelle precedenti sette edizioni.
Il Kiwanis è un club presente in tutto il mondo potendo contare su quasi mezzo milione di aderenti. Collabora a progetti umanitari con Unicef e Medici senza frontiere: è presente alle Nazioni Uniti con un seggio permanente.
E. G.

 
Catania 26 gennaio 2004

Scalzo: «Catania a un catanese»
 

Salvatore La Rocca
La guerra personale del presidente della Figc, Franco Carraro, al Catania Calcio e a Catania, tormentone dell'estate, è stata rivissuta, con l'ironia che lo distingue ma anche con qualche incazzatura, dal protagonista per eccellenza, colui che, con un saggio giuridico sul nostro quotidiano, ha dato il «la» alla controffensiva di una società e di una città. Parliamo del procuratore generale Giacomo Scalzo che ha ripercorso - teatro l'aula magna del convitto nazionale «Mario Cutelli» - l'iter di quella vicenda per il Kiwanis Internazional, Club Catania Est, presieduto da Elio Garozzo, non limitandosi, questa volta, però, alla «querelle» calcistica, ma spaziando a tutto campo sulla giustizia sportiva, sulla separazione delle carriere tra Pm e giudici, sull'intervento politico del Governo in tema di giustizia, sui ritardi dei processi penali e su quelli - inverosimili - civili, sui problemi dei minorenni.
Al Catania volevano, non per la legge dello sport ma per quello della forza e della prepotenza, togliere la serie cadetta e farlo precipitare in C. Un sopruso mai visto nella storia del calcio. Non si trattava però soltanto di una nefandezza sportiva, ma di atto d'arroganza, di un pugno in pieno stomaco inferto alla città e ai suoi abitanti. La vicenda la conoscono ormai anche in Alaska e in Australia ed è inutile ripercorrerla. Giova soltanto ricordare che per impedire uno spareggio tra Napoli e Venezia il diritto è stato calpestato e vilipeso. Prima la Corte federale che si arroga un diritto inesistente, quello di giudice, annullando una sentenza definitiva, inappellabile, passata in giudicato; poi la Commissione d'appello federale che partorisce un nuovo atto illecito e illegittimo interpretando le norme in barba alle carte federali e al codice sportivo; infine, l'intervento del Tar di Reggio Calabria dopo lo scandalo delle fideiussioni, protagonista la Covisoc, definita dal procuratore Scalzo la «Tangentopoli del calcio», salva il Catania ma anche altre società, tra cui anche la Fiorentina. Il Catania la B l'aveva ottenuta sul campo, le ripescate no. Una frecciata sui Tar nostrani: «Le decisioni di Catania e Reggio Calabria sono state giuste e motivate; quelle di altri presidenti - come Salerno e L'Aquila - non stavano né in cielo né in terra. Di fronte a questo caos legislativo, era necessario un intervento che riportasse ordine».
Il Catania in mano a Gaucci? «Ho parlato con il patron Luciano - ha ricordato il Pg - e gli ho detto: lei ha restituito la B al Catania ma è un imprenditore. Sarebbe fondamentale che alla sicurezza finanziaria associasse l'entusiasmo di Massimino. Catania ha bisogno di un presidente che affronti i problemi tecnico-finanziari ma da catanese. Si sussurra che qualcuno, catanese o acese poco importa, voglia rilevare il Catania. Se c'è, ben venga. Portafogli e cuore vanno d'accordo».
Rispondendo alle domande di numerosi soci del KIwanis, il Pg ha sottolineato come il potere politico vorrebbe incidere su quello giuridico da un lato per una sorta di rivincita, dall'altro per potere avere campi franchi; come l'indipendenza dei giudici sii un bene dei cittadini, da tutelare in tutti i modi, e come un magistrato a volte si innamori del potere; come, in campo minorile, siano necessari interventi calibrati, che entrino nei risvolti umani, e come i giudici minorili debbano decidere caso per caso.

 
Catania 24 gennaio 2004

Kiwanis club Catania est
Oggi sabato 24, alle 18, nell'aula magna del Convitto Cutelli, in piazza Cutelli, avrà luogo un incontro con il dott. Giacomo Scalzo, procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'Appello sul tema «Considerazione su giustizia e sport».
 

 
Siracusa 24 gennaio 2004

impegno del kiwanis
Adozioni e recupero della Fontana

Si muove su due direttive ben precise, con l'intento di avviare il recupero della fontana dei Leoni, nella centralissima piazza Vittorio Veneto e proiettandosi con azioni rivolte a sostegno del Terzo Mondo, mediante l'incentivazione della pratica dell'adozione a distanza, l'attività del Kiwanis Club di Avola, club-service che viene presieduto da Concetto Rudilosso, affiancato dal segretario ing.Gaetano D'Agata e che con l'attuale organigramma, rimarranno insediati sino al prossimo mese di settembre.
«Si tratta di un manufatto in cemento armato, - segnala il Kiwanis avolese incluso nella IX divisione, la quale raggruppa il territorio di Siracusa e Ragusa- sostenuto da armature in ferro che portano, in chiara evidenza, i segnali devastanti dell'azione del tempo.
«Da sempre costituisce un riferimento visivo importante, concepito dal prof. Mangiagli e realizzato grazie alle maestranze dell'impresa Vinci».
Si cerca percio di sensibilizzare l'intervento della Soprintendenza al quale compete l'assegnazione individuando ditte specializzate per avviarne il restauro. Il club service avolese è molto attivo nella sfera sociale, in quanto oltre ad attivare i soci a realizzare le procedure dell'adozione a distanza dei bambini del Terzo Mondo, con una sensibilizzazione che viene attivata anche nelle scuole medie, partecipa alla cosidetta operazione «Sabbia per acqua».
Consiste sempre nel continente africano ad una raccolta di fondi (mediamente occorrono 1500 euro) per trivellare pozzi da mettere a disposizione alle popolazioni che ancora si dibattono col problema dell'approviggionamento idrico. Nell'ultimo periodo la Nona Divisione ha fatto realizzare avviando la raccolta e canalizzando i fondi ad associazioni umanitarie che lavorano in Africa, dieci pozzi tutti corredati dall'apposita pompa di sollevamento manuale.
Giuseppe Benanti

 

 
Catania 23 gennaio 2004

Kiwanis
Oggi alle 18 nell'auditorium dell'istituto musicale Bellini, in via Sacro Cuore 3, sarà eseguito un concerto di beneficenza il cui ricavato sarà destinato alla costruzione di una scuola in Etiopia, a Wolisso, città priva di infrastrutture sanitarie ed educative. Il progetto è gestito da suor Maria, originaria di Paternò e missionaria dell'ordine delle «Figlie della misericordia e della Croce».
 

 
20 gennaio 2004

«Auto a idrogeno per una città sostenibile»

Sviluppo sostenibile, ovvero associare il benessere economico della società moderna al rispetto dell'ambiente. Questo è l'obiettivo del futuro prossimo nelle città industrializzate. Una questione di cui hanno parlato nel corso del conviviale del «Kiwanis club Bergamo» al ristorante «L'Antica Perosa» gli ingegneri Mauro Forghieri, direttore tecnico della Ferrari negli anni '70 e '80, e Daniele Valtolina, di Sol Group. Titolo della conferenza: «Dalla Formula Uno al motore a idrogeno».
Ci si potrebbe chiedere che correlazione ci sia tra lo sviluppo sostenibile promosso dal motore a idrogeno e la Formula Uno, sport in cui inquinamento e costi esorbitanti vanno a braccetto: 300.000 euro per un motore che dura il tempo di un Grand Prix. «Ma le tecnologie avanzatissime e la costante ricerca - ha fatto notare Forghieri - permettono alla Formula Uno di proporsi come scuola tecnica d'eccellenza per innovazioni rivoluzionarie anche nel campo dei trasporti civili». Dato che una buona fetta dell'inquinamento è determinata dagli scarichi del traffico, diventa quanto mai evidente l'importanza della ricerca applicata nell'industria dei motori. «Nei sistemi di trasporto basati sulla benzina - ha osservato Forghieri - il 95 per cento dell'energia proveniente dalla fonte primaria degli idrocarburi viene buttato via. Due sono quindi le strade per un futuro sostenibile: il motore a idrogeno oppure la «fuel cell», cioè la cella a combustibile, in cui l'idrogeno viene utilizzato insieme all'ossigeno come vettore energetico». Con la «fuel cell» si dispone di una fonte energetica rinnovabile: si ridurrebbero l'effetto serra, il consumo di petrolio, il consumo energetico. La strada per una produzione industriale di motori basati sul principio della «fuel cell» appare, tuttavia, ancora lunga.
Nella sua relazione, l'ingegner Valtolina ha comunque illustrato alcune interessanti applicazioni sperimentali di «fuel cell»: «In Germania la Bmw sta sperimentando un'automobile che funziona con un motore a idrogeno liquido. I costi sono ancora alti, 120 litri di Hl per 400 chilometri di autonomia, ma nel 2008 la casa tedesca afferma che le auto a idrogeno costeranno solo il 20 per cento in più di quelle a benzina». Sempre in Germania, in grandi città come Amburgo e Monaco di Baviera, i veicoli comunali funzionano già ad idrogeno allo stato gassoso o liquido. In Italia, a Milano, l'Università Bicocca sta sviluppando un progetto, ovvero il «Laboratorio Italiano» per l'applicazione dell'idrogeno nei trasporti. E Bergamo cosa ha in progetto? Alla serata era presente l'assessore all'Ecologia Gianfranco Baraldi, che ha illustrato le strategie dell'Amministrazione per quanto riguarda il settore dei trasporti comunali: «Parlare di idrogeno in una città di media grandezza come Bergamo è ancora prematuro. Stiamo comunque attrezzando le 240 vetture del Comune e i nostri autobus con motori a metano e Gpl, meno inquinanti della benzina».
Massimo Tengattini

 

 
16 gennaio 2004

kiwanis club catania etna


Oggi venerdì, alle 20, all'hotel Nettuno, in viale Ruggero di Lauria 121, avrà luogo il convegno sul tema. «L'università di Catania: polo culturale nel Mediterraneo». Relatore il rettore Ferdinando Latteri. Dpo i saluti del presidente avv. Filippo Rapicavoli, introduce il prof. Alfredo Petralia, responsabile dei rapporti tra l'Università di Catania e quella di Tunisi El Manar e di Tripoli El Fateh. Modera il prof. Sergio Sciacca.
 

 
11 gennaio 2004

I Pinco Pallino, tra un mese sbarco in Germania e in Cina

La Germania e la Cina sono le due nuove tappe dell'espansione di «I Pinco Pallino», che il mese prossimo aprirà due nuovi negozi con il suo marchio, a Berlino e ad Hong Kong. Se n'è parlato all'incontro «Da angelo del focolare ad angelo dell'azienda» organizzato dal Kiwanis Club Bergamo Orobico, con protagonista Imelde Cavalleri, amministratore dell'azienda di moda per bambini di Entratico che presenterà la prossima settimana a Firenze la sua collezione autunno-inverno 2004-2005.
«I Pinco Pallino» è un'azienda - ha raccontato la sua titolare - che, nata dal nulla e senza grandi capitali alle spalle (in molti all'inizio sorridevano al solo sentir pronunciare capi d'abbigliamento che portassero un nome tanto bizzarro), ha puntato da subito a realizzare capi d'alta qualità («L'importante è che il prodotto sia buono - disse Imelde alla vigilia dall'ultimazione della loro prima ma ancora anonima collezione -, poi si può chiamare anche "I Pinco Pallino"»), attraverso un lavoro in sinergia, quello che da 24 anni lega Imelde e Stefano Cavalleri ("I" Pinco pallino appunto), cofondatori dell'azienda oltre che compagni di lavoro e di vita. "Quando partimmo - ha sostenuto Imelde - non avevamo nulla, se non un prezioso bagaglio d'esperienza riempito negli anni precedenti trascorsi alle dipendenze. Farci conoscere non fu facile (una volta attendemmo addirittura 8 ore che la titolare di uno show-room ci ricevesse), noi, che allora giravamo l'Italia solo con la nostra Renault 4, non potevamo permetterci rappresentanti: noi eravamo i rappresentanti di noi stessi».
Adesso «I Pinco Pallino» è diventata una realtà leader nel campo dell'abbigliamento per l'infanzia da 0 a 14 anni - oltre 20 milioni di euro il fatturato 2003 - e distribuisce la sua produzione in oltre 400 punti-vendita nel mondo, vantando anche numerosi negozi monomarca (da Milano a Parigi, da Roma a Dubai e in Giappone). L'azienda di Entratico ormai non si occupa solo di moda, ma si interessa del mondo dell'infanzia a 360 gradi, come conferma l'apertura nello scorso marzo a Milano del suo primo negozio per bebè. Da questi presupposti sono nati anche "I Pinco Pallino Mondo" e l'impegno dei titolari nel sostenere iniziative di carattere sociale e culturale che riguardano i bambini più sfortunati (oltre ai progetti già avviati, l'azienda ha annunciato di averne in cantiere uno particolarmente ambizioso).
L'intervento di Imelde Cavalleri al Kiwanis è stato occasione anche per discutere su un tema di stretta attualità internazionale come l'offensiva commerciale della Cina. Per competere e salvaguardare il "made in Italy" - secondo la presidente dell'azienda bergamasca che conta oggi 80 dipendenti - non serve l'introduzione di dazi, ma il coraggio di investire, di fare innovazione continua. Bisogna strutturarsi, andare sul posto, stringere accordi importanti con partner importanti. «Per sopravvivere - ha aggiunto - si deve puntare sull'alta qualità e i Governi, compreso il nostro, devono impegnarsi per riuscire ad esportare anche i diritti. Noi imprenditori dal canto nostro dobbiamo dimostrarci capaci nell'andare là a produrre e vendere, puntando su una distribuzione immediata»
Vanessa Bonacina

 
CATANIA  11 /1/2004

zafferana etnea
Successo della tombola di beneficenza del Kiwanis per aiutare la costruzione di una «Casa famiglia»

Grande impegno per i soci del Kiwanis-Club di Zafferana Etnea che in occasione di queste feste natalizie hanno organizzato una tombola di beneficenza per partecipare alla realizzazione di una Casa Famiglia annessa al Policlinico di Catania che servirà ad ospitare i genitori dei bambini ricoverati nel reparto di oncologìa pediatrica.
Il presidente del Club service Zafferanese Giuseppe Pappalardo s'è dichiarato felice dell'impegno con cui i soci e anche gli sponsor esercenti di Zafferana, Acireale, Giarre e altri paesi vicini, si sono prodigati nell'abbracciare una causa così importante e nobile.
«Si tratta di un piccolo contributo - così ha detto Pappalardo - circa 1600 euro che sicuramente contribuiranno alla realizzazione di una casa che permetterà ai genitori di stare vicini ai propri bambini, soprattutto a coloro che giungono da tutta la Sicilia e anche dalla Calabria.Sono fiducioso che questa goccia assieme a quelle di altri Club kiwaniani, dei Lions , di Privati e di Imprese pubbliche possa portare a compimento al più presto possibile questa struttura».
Enza Barbagallo

 
8 gennaio 2004

Imelde Cavalleri
al Kiwanis club
Domani alle 20,30 all'hotel San Marco, in città, si riuniranno i soci del Kiwanis club di Bergamo per la prima conviviale del 2004. Il tema della serata sarà: «Da angelo del focolare ad angelo dell'azienda». Protagonista Imelde Bronzieri Cavalleri, fondatrice della Pinco Pallino, azienda leader nell'abbigliamento per i bambini.

 

 

Grosseto 4 gennaio 2004

 
Catania 1 -1- 2004

Meeting degli auguri al Kiwanis
 

Meeting degli auguri al Kiwanis
Il "meeting degli auguri" del Kiwanis club e del Kiwajunior Catania Centro è stato celebrato allo Yachting con una serata particolare. Infatti oltre alla visita ufficiale del luogotenente governatore della 5ª Divisione dott. Angelo Nassisi, l'incontro ha avuto luogo alla presenza delle massime autorità kiwaniane, invitati e soci. Il presidente del club service ing. Isidoro Privitera ha brevemente voluto ricordare che se nel ventesimo secolo le nostre festività sono state funestate da gravi eventi bellici, anche il ventunesimo secolo ha avuto inizio con guerre, attentati, terrorismo, violenze e morti. Auguriamoci che il Bambino Gesù- ha concluso Privitera- possa illuminare le nostre menti e riportare la pace e la tranquillità nelle nostre famiglie. La dott. Letizia Patanè, presidente del Kiwanis Junior nel porgere gli auguri a tutti i presenti, ha dichiarato che anche i giovani del Kiwajunior hanno iniziato l'anno sociale con una intensa attività e con tante prospettive che intendono portare avanti. L'avv. Sergio Bellofiore, governatore eletto del Kiwajunior ha avuto parole di elogio per il lavoro che stanno portando avanti i giovani e ha rivolto a tutti calorosi auguri. Il luogotenente Governatore dott. Angelo Nassisi si è detto particolarmente onorato di partecipare al meeting del Catania Centro, il più vecchio e glorioso club service della città, che "ci consente di dare giusto valore ai nostri sentimenti": Dopo essersi congratulato col presidente Isidoro Privitera per la competenza e la tenace volontà con la quale sta portando avanti concretamente l'anno sociale, si è detto lieto ed orgoglioso di svolgere il suo mandato al servizio del Kiwanis, ed ha espresso i suoi voti augurali per le festività. Anche i past presidenti del club, dott. Pietro Basile, ing. Mariano Vasta, prof. Giuseppe Restuccia, arch. Alfio Privitera, dott. Filippo Galatà e il giovane Carmelo Spampinato past president del Kiwajunior hanno voluto dare il loro saluto. La serata, curata con stile dal segretario geom. Ottaviano Cutrona e dal tesoriere rag. Giuseppe Guarino, è stata simpaticamente allietata dalla presenza dell'affiatatissimo gruppo "The little book Gospels", diretto da Marco Ravalli (al piano il maestro Alessandro Alicata), che opera ed ha sede a Librino, il quale ha cantato dei famosi spirituals, entusiasmando e coinvolgendo tutto il pubblico presente. All'inizio della serata à stato ammesso un nuovo socio, il rag. Antonio Consiglio. (A. D. P.)

 

 

Giovedì, 1 Gennaio 2004

Adria
(g.f.) Si è svolta anche ...

Adria

(g.f.) Si è svolta anche quest'anno, nella classica cornice del ristorante Minuetto di Adria, la serata d'onore del Kiwanis Club adriese riunitosi in occasione della tradizionale festa degli auguri per la consegna del premio della solidarietà 2003 e della borsa di studio.

Il presidente Gabriele Mariotto, dopo aver salutato i numerosi ospiti ed i rappresentanti del club service della provincia presenti in sala, ha annunciato l'assegnazione del premio della solidarietà al "Servizio Cani Guida per Ciechi" curato e sostenuto dal Lions Club. Una organizzazione che con enorme passione lavora da decenni ad un servizio dai grandi risvolti umani. A ritirare il premio era presente il presidente del Lions Club Badia Polesine Ivo Bonaguro da sempre appassionato promotore di tale iniziativa.

Proprio Bonaguro ha illustrato l'attività del servizio che ogni anno cura il lungo e laborioso addestramento di decine di cani che, in modo del tutto gratuito, vengono assegnati ai non vedenti. Grande commozione ha scuscitato, al momento della consegna del premio, la presenza di Angelo Pozzato di Porto Viro, accompagnato dal suo cane Gap donatogli dal servizio stesso. Lo splendido labrador è diventato subito il beniamino della serata ed è stato premiato con un cesto di prelibatezze per cani.

La borsa di studio invece è stata assegnata alla studentessa Selli Franco, allieva segnalata dal Conservatorio Buzzolla come una autentica promessa della scuola canto. Il premio, assente la vincitrice, è stato ritirato da due studentesse del conservatorio, la pianista Renata Benvegnù e la clarinettista Chiara Parolo in seguito cimentatesi in un breve intrattenimento musicale le cui note suadenti hanno letteralmente incantato l'auditorio sia per la grazia della loro giovane età sia per la padronanza tecnica. L'esibizione applauditissima ed il momento di viva commozione hanno fatto da ideale cornice allo scambio dei tradizionali auguri.