LA COMUNICAZIONE E L’INFORMATICA
(Relazione per i
Training Kiwanisdomani)
La comunicazione è quel
processo che mette in relazione tra loro gli esseri viventi.
Tutti gli esseri viventi ,
dall’inizio della loro esistenza, sentono il bisogno di
comunicare con il mondo che li circonda. E comunicare vuol
dire appunto emettere dei segnali per modificare il
comportamento di un altro essere vivente in modo per lo più
vantaggioso a uno dei due o a entrambi.
La comunicazione avviene
in vari modi: con suoni, gesti, odori, colori, sapori, ecc.
Tra gli animali il repertorio dei segnali per comunicare è
molteplice. Pensiamo alle api, alle farfalle, alle formiche,
ai pesci che negli ambienti subacquei che noi giudichiamo
silenziosi, sfruttano comunicazioni acustiche su frequenze
non percepibili dalle nostre orecchie. Le comunicazioni
tattili sono molto usate tra la madre e i piccoli dei
mammiferi e di molti animali domestici.
Anche nel mondo vegetale i
fenomeni di fototropismo , di geotropismo o i comportamenti
delle piante carnivore si possono considerare forme di
comunicazione.
Tra i viventi, l’uomo è
certo il più privilegiato nell’ambito della comunicazione,
essendo dotato anche del linguaggio e della possibilità di
adattarlo con le sue varie forme: parlato, scritto, iconico,
mimico, letterario , artistico, sportivo, musicale ,
informatico, ecc., alle varie circostanze della sua vita.
Da sempre nell’uomo
l’esigenza di comunicare non si è limitata al rapporto con
il mondo circostante "vicino". E’ iniziato così il viaggio
di ricerca per poter comunicare anche con il "lontano".
Possiamo ricordare i segnali di fumo degli indiani, i colpi
di cannone, il suono delle campane, le luci dei bengala. E
poi i primi sistemi rudimentali di posta, il telegrafo, il
telefono, la radio, la televisione, il fax per arrivare agli
impianti satellitari e a Internet.
I mezzi informatici in
particolare, così ampiamente diffusi oggi, hanno una storia
molto lunga: infatti l’esigenza dell’uomo di essere aiutato
nei suoi calcoli ha radici molto antiche.
L’abaco, che si può
considerare il primo strumento da calcolo, risale al 2000 a.
C. ed era utilizzato nell’antica Cina e poi anche dai Greci
e dai Romani. Più recenti sono le "Virgulae numeratrices" di
Napier, strumento ideato per la costruzione delle tavole dei
logaritmi.
Ma bisogna arrivare al
XVII secolo con Blaise Pascal, matematico e filosofo
francese, con la Pascalina, per vedere la prima vera
macchina capace di eseguire addizioni e sottrazioni in modo
meccanico. Nel 1671, il tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz
progettò una calcolatrice "a pignoni" che eseguiva
meccanicamente le quattro operazioni; ma si trattava ancora
di strumenti imprecisi.
L’esigenza di calcolatori
meccanici aumentò dopo la Rivoluzione industriale del XIX
secolo e nel 1804 il francese Joseph Jacquard diffuse su
scala industriale un sistema per automatizzare il
funzionamento dei telai per la tessitura, creando su una
scheda di cartone dei fori che trasmettevano alla macchina
le istruzioni necessarie . Nasceva così la prima scheda
perforata, destinata ad essere perfezionata in seguito
dall’americano Herman Hollerith, la cui azienda, nel 1924,
si fuse con altre piccole aziende, dando origine alla IBM.
Mentre continuavano
ininterrottamente gli sforzi degli scienziati, una grande
svolta nell’accelerazione dei processi di calcolo fu data
prima dall’uso dei relè e poi della "valvola", un piccolo
congegno creato per la radio e applicato pure ai calcolatori
realizzati in Germania per scopi esclusivamente bellici.
Nel 1944, nell’università
di Harvard, Howard H. Aiken realizzò il primo calcolatore
elettromeccanico statunitense, il Mark 1, che eseguiva oltre
alla quattro operazioni, anche i calcoli logaritmici,
esponenziali e trigonometrici. Chiamato familiarmente "Bessie",
il Mark1 era costituito da 78 calcolatrici collegate con 800
chilometri di fili elettrici , conteneva oltre 3000 relè e
pesava 5 tonnellate.
Ricordiamo ancora l’ENIAC
del 1946, che poteva effettuare 300 moltiplicazioni in un
secondo, impiegava 18.000 valvole, pesava 13 tonnellate e
occupava una superficie di 180 metri quadrati. Per passare
da un programma ad un altro, occorreva una squadra di
tecnici che lavorava per diversi giorni per collegare i
circuiti necessari.
L’ENIAC restò in funzione
fino al 1955 e attualmente si trova esposto allo Smithsonian
Institute di Washington. All’ENIAC seguirono , nel 1949, l’EDSAC
a Cambridge e l’EDVAC , nel 1950, negli Stati Uniti.
Le nuove macchine erano
basate sul concetto di " programma memorizzato", cioè esse
contenevano nella loro " memoria" non solo dati su cui
lavorare, ma anche istruzioni per il loro funzionamento. Il
calcolatore era diventato elaboratore.
Nei primi elaboratori
elettronici, la memoria era costituita da tubi a raggi
catodici o da tamburi magnetici ruotanti ad alta velocità su
cui un serie di testine " scriveva" i dati.
Verso il 1955, la memoria
a tamburi venne sostituita da nuclei di ferrite in pasta
silicica , aventi il vantaggio di essere molto leggeri, di
occupare poco spazio e di poter registrare un numero molto
maggiore di dati.
Questo lungo e faticoso,
ma altrettanto appassionante cammino, ha permesso la
creazione di calcolatori sempre più piccoli e più veloci e
la diffusione di tutti quei dispositivi (personal computer,
telefonini, macchine fotografiche digitali, ecc.) che
troviamo nelle nostre abitazioni e che hanno migliorato la
qualità della nostra vita quotidiana.
I computer in particolare
sono diventati indispensabili in tutti i settori e, messi in
comunicazione tra loro attraverso Internet, offrono servizi
immediati e di facile utilizzo. La grande rete nacque negli
anni Sessanta, col nome di ARPANET, come progetto del
Dipartimento della difesa statunitense che intendeva creare
una rete telematica decentrata, alla fine della guerra
fredda. All’inizio degli anni Novanta è stata messa a
disposizione di impieghi civili, collegando dapprima i
principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo
ampio, l'utenza casalinga.
Di poco posteriori sono
l’uso della posta elettronica, dei news group , delle chat ,
dei forum e dei siti web che oggi sono in costante aumento;
aziende, banche, scuole , enti pubblici e privati si servono
della grande rete per fare conoscere le loro risorse;
acquisti, prenotazioni, ricerche, scambi culturali e tanto
altro ancora sono possibili in tempo reale.
Anche il modo di studiare
è cambiato; nelle scuole oggi si fa largo uso dei mezzi
informatici e la didattica multimediale ha dato una svolta
alla didattica tradizionale basata sulla sequenzialità dei
libri, favorendo i salti concettuali attraverso i link e
aprendo la cultura dei giovani di oggi verso orizzonti più
vasti, utili alla società odierna in continua evoluzione.
IL SITO WEB DEL
DISTRETTO ITALIA SAN MARINO A.S. 2006/07
Anche il Kiwanis si è
adeguato ai tempi e da diversi anni ha un sito web. Il primo
sito registrato a nome di un governatore pro tempore ,
precisamente Franco Mignolo, è di sei anni fa e sono stata
io a crearlo sotto la sua guida. Da allora a oggi sono stata
sempre io ad occuparmene con un entusiasmo sempre crescente.
Attraverso la gestione del sito, al quale dedico diverse ore
al giorno, ho conosciuto tante persone splendide, ho
acquisito competenze che non avevo, ho arricchito di molto
il mio patrimonio culturale. Nel corso di questi anni, ho
notato un incremento, anche se un po’ lento, non solo delle
conoscenze informatiche dei soci, ma anche della loro
volontà di utilizzare questo mezzo di informazione, che
permette di conoscere in tempo reale quello che avviene nel
nostro mondo kiwaniano. È aumentato il numero dei club che
hanno un sito proprio, è cresciuto il numero dei visitatori.
Il nostro sito di quest’anno
ha una veste grafica conforme a quella proposta dal Kiwanis
international, che suggerisce di utilizzare colori e loghi
che diano un senso di uniformità ai diversi siti del Kiwanis.
Ho cercato di realizzarlo
in modo che possa risultare chiaro e di facile
consultazione.
Il contenuto è elencato
nella "Mappa del sito" alla quale si accede dal link posto
in alto a destra della home page.
Nella home page troviamo
il logo e il motto del Governatore, il suo programma e la
sua agenda ; la miniatura linkabile del foglio di
informazione, KiwaNews; il link ai nuovi inserimenti nel
sito (novità di quest’anno, per consentire ai visitatori di
sapere che cosa giornalmente viene inserito); nella parte
bassa il link all’indirizzo da utilizzare per inviare il
materiale da pubblicare (questo link è presente in quasi
tutte le pagine).
Sempre dalla home page si
accede attraverso vari bottoni, a tutti le sezioni del sito,
che si può suddividere in tre parti: una statica, una
dinamica e una interattiva.
La parte statica comprende
la storia e l’origine del Kiwanis; l’organizzazione
del Kiwanis a livello mondiale , europeo e nazionale, con
particolare risalto naturalmente all’organizzazione del
nostro distretto (divisioni, consiglio direttivo, statuto,
protocollo e inni); la Kiwanis Family, con ampio spazio
dedicato al Kiwanis Junior; il Service (distrettuale,
europeo, internazionale e locale); i Link ad altri club
Kiwanis e ad altre istituzioni che collaborano con il
Kiwanis; le Utility, cioè link a servizi vari (quotidiani,
motori di ricerca, programmi da scaricare); l’Archivio-siti,
che comprende i link ai siti degli anni precedenti; è
possibile infatti consultare tutto quanto è stato realizzato
negli anni precedenti (e questo è molto bello perché col
passare degli anni questa parte costituirà la memoria
storica del Kiwanis del nostro Distretto); i Contatti , cioè
gli indirizzi, i numeri telefonici e gli indirizzi e-mail
degli uffici del nostro distretto e dei principali officers;
la Modulistica, che comprende tutti i modelli necessari per
le varie manifestazioni e anche il modello della carta
intestata da utilizzare nell’anno in corso, nonché i loghi;
i Manuali per gli officers; e, novità di quest’anno,
un’ampia parte dedicata al Mondo dei bambini.
La parte dinamica
comprende le parti del sito che vengono costantemente
aggiornate (per alcune delle quali è indispensabile
l’apporto dei soci) e precisamente: Dai club, Rassegna
stampa, Rassegna fotografica, Comunicazioni, News,
Appuntamenti e Il Kiwanis nel mondo.
La parte dedicata ai club
è suddivisa per divisioni e per mesi; perché questa sezione
sia "riempita" in maniera uniforme, è auspicabile che i
luogotenenti invitino i presidenti a individuare nel proprio
club almeno una persona che si impegni a fornire al sito le
principali attività svolte dal club, inviandomi anche un
semplice trafiletto, corredato di fotografie in numero non
superiore a 5, preferibilmente non inserite nel foglio word
, ma allegate; a proposito delle fotografie, queste vanno
inviate preferibilmente in formato jpg e in dimensione non
superiore ai 300 KB e agli 800 px di larghezza. Le foto da
pubblicare nel sito infatti devono essere "leggere", per
evitare ritardi nel caricamento delle pagine, specialmente a
chi ancora non usa la linea ADSL.
Per quanto riguarda la
Rassegna stampa, io, attraverso il motore di ricerca Press
Today, cerco gli articoli che parlano di Kiwanis e li
pubblico, ma ormai sono pochi i quotidiani che permettono la
lettura gratuita, per cui i vari club dovrebbero, se
vogliono, inviarmi eventuali articoli dei quotidiani locali,
o in formato digitale, o anche cartaceo al mio indirizzo,
che è pubblicato nel sito.
Sia per il materiale da
pubblicare nella sezione Dai club che per quello destinato
alla Rassegna stampa, ricordo di specificare la data, il
nome del club e della divisione.
La Rassegna fotografica è
l’album delle foto degli eventi kiwaniani più importanti
(Passaggio delle consegne dei governatori, convention, ecc.)
La parte dedicata alle
Comunicazioni contiene le comunicazioni degli officers; la
presenza delle nuove comunicazioni viene segnalata sia nella
pagina dei "Nuovi inserimenti", sia nella pagina iniziale
delle Comunicazioni, dove si nota una new lampeggiante.
La pagina News contiene
gli eventi kiwaniani più recenti; gli Appuntamenti indicano
le date degli incontri kiwaniani più importanti, come le
Convention, ecc.
La parte interattiva
comprende alcuni bottoni attraverso i quali i soci possono
accedere ad alcuni servizi e precisamente: E-mail per i
club, che rimanda alla procedura da seguire per richiedere
l’attivazione delle caselle di posta elettronica sul dominio
@kiwanis.it; Caselle di posta, che collega alla pagina dalla
quale è possibile accedere alla propria casella di posta
elettronica (questo consente di poter utilizzare la propria
casella anche fuori casa); Directory on line, che collega
attraverso una PW al Directory, curato da Francesco Albino;
Area riservata, che rimanda attraverso la stessa PW all’area
del directory dove sono pubblicati alcuni documenti che è
bene siano accessibili solo ai soci.
Al momento l’area
riservata e il directory sono di sola consultazione e non è
possibile pertanto ai soci intervenire direttamente per
modificare o inserire dati.
La procedura per ottenere
la PW è semplice, ma è necessario che il richiedente abbia
un indirizzo e-mail registrato nel database del Kiwanis. Se
non ce l’ha, può richiedere che sia inserito e subito dopo
riceverà automaticamente la PW.
Il Directory on line è un
database costantemente aggiornato, che contiene tutte le
informazioni sui vari club, nonché l’elenco dei soci, il
tutto scaricabile e anche stampabile. Grazie a questo
database, l’obiettivo di avere tra le mani il directory
cartaceo all’inizio dell’anno sociale kiwaniano non dovrebbe
essere più un’utopia, ma per questo è necessaria e direi
indispensabile la collaborazione di tutti i soci, che devono
comunicare gli errori o le variazioni da apportare,
utilizzando gli appositi moduli informatici o cartacei.
Proprio per un ritardo nella comunicazione dei dati
aggiornati da parte di molti club, non è stato ancora
possibile pubblicare il directory relativo all’anno sociale
in corso.
Nella pagina Il Kiwanis
nel mondo si possono trovare i servizi dedicati agli eventi
kiwaniani nel mondo, come le Convention internazionali o dei
vari stati.
Naturalmente il sito è
qualcosa di vivo che va arricchito continuamente, ma il mio
lavoro non basta se non c’è la collaborazione di tutti Voi
che invito a rivolgermi consigli, suggerimenti e anche
critiche; io spero di renderlo sempre più efficiente,
dotandolo al più presto di altri servizi, quali la versione
inglese e un forum in cui tutti i kiwaniani che lo vogliono
possano confrontarsi e "costruire" insieme.
20 gennaio 2007
Rosalba Fiduccia