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        Anno Sociale 2008/09  Governatore   Sergio Rossi                              ... il nostro impegno per i loro diritti

Sede Distretto Italia San Marino   Via Tirone 11, 00146 Roma     Tel. +39 06 45213397  Fax +39 06 45213301  kiwanisitalia@kiwanis.it 

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PROGRAMMA DELL’ ANNO SOCIALE 2008-2009

ILLUSTRATO ALLA CONVENTION DI TAORMINA

 

 

Cari Amici,

ho vissuto da Governatore Eletto un anno impegnativo ma quanto mai proficuo sul piano delle esperienze e dei risultati.

Ho partecipato a molti incontri ed ho conosciuto tanti Soci in Italia ed all’ estero e  ho percepito la  grande potenzialità del Kiwanis e la forte ricchezza del suo capitale umano.

 

Ringrazio innanzitutto il Governatore Sandro Cuzari e l’ Immediato Past Rino Ussia che me lo hanno consentito ed agevolato.

 

Ringrazio anche tutti Voi che mi avete sempre accolto con simpatia e con squisita ospitalità, tanto da colpire favorevolmente anche mia moglie quando ha potuto partecipare.

 

Ho trovato nei Club molte luci ed alcune ombre, riconducibili sostanzialmente a due aspetti: da una parte un legame poco coeso tra Club, Divisioni e Distretto (Club – magari ottimamente organizzati a livello locale – ma con una eccessiva propensione ad agire isolati) e, dall’ altra parte, una eccessiva differenziazione nel modo di operare dei Club.

 

E’ auspicabile una maggiore omogeneità – anche a partire dagli aspetti del cerimoniale – perché sia più riconoscibile lo “stile Kiwanis” e, con ciò , la nostra visibilità e identificazione nel territorio.

 

PROGRAMMA

 

Grazie all’ esperienza fatta in questi ultimi anni ed all’ opera dei Governatori,  il Kiwanis Distretto Italia-San Marino si può sentire relativamente assestato su alcuni aspetti di fondo:

-         gli aspetti finanziari che, dopo le note vicende, hanno trovato – grazie all’ opera

 dei Governatori e dei Tesorieri – una loro sistemazione efficace.                               

-         gli aspetti relativi allo Statuto ed al Regolamento che, pur avendo necessità di manutenzione  e di completa attuazione, non debbono assorbire più la nostra risorsa principale, che è il tempo.

-         gli aspetti relativi al Service Distrettuale che – nell’ impostazione data da Rino Ussia con il service triennale – ha trovato una forte condivisione da parte dei Soci. 

Sono tutti aspetti da monitorare in continuo e su cui proseguire tenacemente l’ azione fin qui intrapresa.

Però la priorità che oggi  intendo proporVi è lo SVILUPPO con i suoi due necessari corollari: la COMUNICAZIONE e la FORMAZIONE.

Una formazione focalizzata sulla missione dello sviluppo per formare Officers che non solo siano in grado di adempiere correttamente a quanto previsto dalle norme, ma che abbiano anche consapevolezza che il ruolo atteso da loro è  quello di far crescere il Kiwanis.

1.

Cosa intendo per sviluppo?

-         innanzitutto MANTENIMENTO e ACCRESCIMENTO.

Dobbiamo riconoscere che siamo in fase di STALLO da troppi anni e quindi tendiamo a barricarci come in una fortezza.

Se ci chiudiamo nei confronti dell’ esterno tradiamo la nostra missione fondamentale che è insita nel nostro stesso nome: Kiwanis come “conoscersi meglio”, vissuto nel suo doppio aspetto di conoscere meglio se stessi, ma anche di conoscere meglio gli altri.

 

Questa situazione ci fa correre il rischio dell’ involuzione e della semplice sopravvivenza e ci può far dedicare troppo tempo  a questioni marginali o burocratiche.

 

E’ in questo contesto che emergono i particolarismi, si dimenticano il rispetto dei ruoli e l’ onere delle responsabilità assunte, mentre solo con l’ armonia e la sintonia tra i Club, Divisioni e Distretto,  si può trovare la spinta per realizzare la nostra funzione di servizio e – partendo da ciò – si può progettare lo sviluppo.

 

-         SVILUPPO come creazione di  nuovi Club, avendo come priorità strategica le “aree bianche”, cioè quelle aree del Paese in cui siamo assenti o scarsamente presenti.

 

Ci poniamo questo Obiettivo non tanto per essere presenti ovunque, ma  perché esiste il concetto di un minimo di MASSA CRITICA per realizzare il nostro orientamento glocal: ovvero locale per la nostra diffusione e radicamento nell’ intero territorio, globale perchè facciamo parte di un Club che opera a livello internazionale.

 

2.

 

Se il concetto e l’ obiettivo dello sviluppo come priorità strategica per quest’ anno kiwaniano mi sembra chiaro e condiviso ai diversi livelli (ce lo chiede il Kiwanis international, ce lo chiede il KIEF affidandoci lo start-up per Spagna e Portogallo, ce lo impone, come dicevo prima,  la nostra situazione organizzativa che rischia lo stallo ) è ora necessario concretizzarlo con linee operatiive che lo rendano uno “sviluppo sostenibile e fattibile”.

 

Credo che fondamentalmente ci siano due aspetti da porre sotto attenzione:

 

1.      gli strumenti

2.      le persone

 

3.Gli strumenti

 

3.1. La struttura:

 

-    la rimodulazione e la crescita delle Divisioni in progress è stata voluta proprio    per   favorire la possibilità di crescita e la diffusione nel territorio.

 

-         verrà nominato un unico Responsabile della crescita e del mantenimento, che verrà affiancato da un vice Responsabile per il KiwaJunior. Utilizzerà un KIAR per ogni area e potrà nominare Keyperson per esigenze più specifiche e Progetti mirati. Avrà a disposizione un piccolo staff per organizzare Programmi ed Incontri e  riferirà mensilmente sui risultati al Governatore per aggiornare obiettivi e programmi.

 

-         rafforzamento della struttura operativa delle nuove Divisioni (non più identificate da un numero ma – coerentemente – con una indicazione geografica e territoriale) con figure e ruoli di supporto e di raccordo tra Divisioni, Distretto e singoli Club.

 

-          Anche a livello di Club è opportuno che nascano figure simili con due effetti positivi: una migliore interlocuzione tra Club, Divisioni e Distretto e, dall’ altra parte, il non sovraccaricare il Presidente del Club di tutti i compiti di rappresentanza verso la struttura Kiwanis.

 

3.2. Comunicazione ed informazione:

 

E’ necessario ripensare in profondità il nostro sistema di comunicazione e di informazione su ciò che il Kiwanis è e su ciò che il Kiwanis fa.

 

Abbiamo tante cose da DIRE, abbiamo bisogno (e desiderio) di far conoscere all’ esterno i nostri valori e le nostre attività, ma non riusciamo ad individuare STRUMENTI di INFORMAZIONE che siano, al contempo,  efficaci ed economici.

 

Credo che, vincendo comprensibili resistenze e qualche difficoltà operativa, dovremo puntare sui NUOVI sistemi di comunicazione ed, in particolare, su Internet.

 

Possiamo progettare - a costi relativamente bassi – un SITO specifico dedicato all’ informazione per non Soci ed allo sviluppo, con l’ illustrazione delle nostre iniziative di “eccellenza”.

 

Possiamo progettare SHEDE sintetiche e VIDEO di informazione su cosa è il Kiwanis, su cosa fa e su come è organizzato, nonché su come si possa aderirvi: naturalmente tutto ciò è indispensabile a livello di Distretto, ma può essere opportuno anche a livello di Divisione o di Club.

 

 

 

4.Le persone

 

Non c’è possibilità di sviluppo vero e duraturo nel tempo se non si diffonde tra i Soci del Kiwanis la CULTURA dello SVILUPPO.

 

Solo se consideriamo il valore dello sviluppo come “primo” Service che dobbiamo al Kiwanis riusciremo ad evitare la sindrome della “fortezza” in cui rinchiuderci per difenderci dalle minacce del mondo esterno.

Mentre – secondo me – il senso profondo del Kiwanis, come in fondo quello della nostra esistenza,  è esprimere se stessi in rapporto con gli altri.

 

A questo punto uso una parola che può sembrare desueta: “PROSELITISMO”, ma è proprio quando cresce la nostra consapevolezza di cosa vuol dire far parte del Kiwanis, quando i ruoli e le responsabilità che si assumono vengono vissute come funzioni di un organismo che ci trascende, proprio allora l’ orgoglio dell’ appartenenza ed i valori identitarii dell’ essere un kiwaniano ci spingono a  far partecipare ALTRI (nuove persone e nuovi Club) a questo impegno ed al nostro percorso.

 

 

Il Distretto che ho in mente, le Divisione così come sono state ridisegnate devono svolgere una funzione di supporto e di aiuto a questa “ansia” di proselitismo e di sviluppo: i metodi e le necessarie verifiche dei risultati durante la realizzazione del Progetto saranno progressivamente messi a punto con  tutti Voi.

 

Vorrei svolgere la funzione di Governatore non tanto come il Comandante in capo che tutto decide o come l’ Arbitro in contese spesso pretestuose e certo non produttive, ma come un ruolo di servizio che stimoli e, nel  contempo, supporti il nostro condiviso bisogno di crescere.

 

Non siamo ricchi finanziariamente: il Governatore Cuzari ha dato il là per incentivare la partecipazione e lo sviluppo ed io Intendo proseguire sulla stessa strada, pur nella consapevolezza che le risorse sono scarse.

 

Ma sono altresì convinto che non esista solo la ricchezza economica, esiste la ricchezza del capitale umano e nel Kiwanis questo può crescere significativamente se sapremo rivolgerci alle nuove generazioni, alle donne, alle nuove professionalità che emergono nei nostri contesti locali.

 

Se sapremo comprendere a fondo l’ evolversi della nostra società e delle sue esigenze, troveremo le parole ed il linguaggio giusto per far partecipare altri al nostro percorso e troveremo finalmente la spinta per crescere.

 

 

5.

Permettetemi di concludere con un forte appello alla nostra sensibilità kiwaniana: è nel nostro DNA avere una particolare attenzione verso le future generazioni.

 

Se vogliamo incidere, se vogliamo essere un “faro” che si accende per porre all’ attenzione del mondo – dei nostri mondi locali – le tante problematiche dei giovani, allora abbiamo bisogno di diffonderci nel Paese in modo più capillare, abbiamo bisogno di più visibilità.

  

Siamo pochi: ricordiamoci però che Garibaldi conquistò il Regno delle due Sicilie partendo con Mille volontari:  è solo procedendo in Sicilia e poi nel Sud che si formò un vero e proprio Esercito di Popolo.

 

Sono partiti in Mille, ma non avrebbero fatto l’ Italia se il popolo del Sud non li avesse seguiti.

 

Noi siamo quei “mille”: se alto sarà il nostro ideale ed il nostro impegno riusciremo a diffondere il Kiwanis, ad avere sempre più forza, ad incidere efficacemente nella società italiana, con particolare attenzione alla generazione futura.

 

Progettiamo insieme il nostro futuro.

 

Sviluppiamo il Kiwanis con tenacia ed entusiamo.

 

              

 

 

 

   

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Rosalba Fiduccia

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