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Anno Sociale 2007/08

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Service pluriennale "Una scuola per tutti" 

Somme raccolte

Altra lettera di Padre Martino sull'avanzamento dei lavori

15-11-2007

Ciao a tutti,

è da qualche tempo che pensavo di inviarvi qualche aggiornamento sull’andamento dei lavori, ma alcuni fattori hanno fatto si che siamo arrivati ad oggi.

Con il nuovo incarico che il vescovo mi ha dato ho dovuto lasciare le visite dei villaggi e li visito più raramente.

Il lavoro lo seguo con le visite dell’impresario (forse è troppo descriverlo così!) e con qualche visita “improvvisa” che mi permette anche di vedere la partecipazione della gente.

Così stiamo completando le costruzioni di Doba. Il tetto è stato messo ed ora abbiamo sollecitato il villaggio  a raccogliere sabbia e ghiaia per realizzare il pavimento. Devo dire che il villaggio è stato esemplare nella disponibilità al lavoro. Ho lasciato anche qualcosa che era rimasto per la realizzazione di alcuni banchi.

Mi hanno detto che appena avremo finito la costruzione e i banchi saranno realizzati i primi alunni entreranno nelle classi.

Un po’ diversa è la situazione a Gagny. Il lavoro comune ha fatto esplodere alcune tensioni tra gli autoctoni e gli altri abitanti del paese. Per questo non sono ancora riusciti a completare il riempimento delle fondazioni. Ho detto loro che sono obbligato a mettere il tetto e che poi dovranno vedere loro per il pavimento. Ma ho dato l’ultima chance… quando metteremo il tetto di Km 08 vedremo dove saranno.

Km 08 sta sorgendo! Il villaggio sta collaborando molto bene. Hanno il problema della ghiaia, ma credo che come lo hanno risolto fino ad ora, riusciranno a trovare una soluzione per continuare.

Qui la gente si è ben distribuita i compiti e collaborano con i muratori. Questo è un po’ il segno dell’aver percepito la costruzione come la loro e non solo come il dono che viene dal cielo.

Ora passeranno a riempire le fondazioni e ho promesso loro che, se continuano in questo modo, per l’inizio dell’anno prossimo i bambini potranno passare dalle baracche in legno e in terra nelle nuove aule. E in questo villaggio non ho nessun dubbio che in fretta riusciranno a completare l’opera con i lavori di finitura. Il capo dei giovani, quando gli ho detto della possibilità di queste tempistiche mi diceva: Ah, bene, Ah bene!

Eccovi un po’ come stiamo continuando l’opera che grazie al vostro sostegno sta dando questa possibilità della scuola a diversi luoghi.

Per il prossimo anno inutile dirvi che Djoropoadji ha già pronto il terreno e credo stiano già raccogliendo sabbia e ghiaia.

Attendo la conferma di Campement Edmond riguardo l’autorizzazione per la costruzione e per quanto riguarda il gruppo della città hanno già scelto il terreno. Appenda daremo il via manderanno le macchine a spianare e porteranno sabbia e ghiaia e anche qui l’operazione inizierà. Il terreno che hanno scelto ( dove poi costruiremo altre tre classi nel 2009)permetterà a diversi bambini di accorciare il percorso per la arrivare a scuola.

Concludo trasmettendovi i grazie, i sorrisi e le strette di mano che a nome vostro raccolgo. Qualcuno mi dice anche che Dio non può che benedirmi… e con voi condivido questa benedizione.

Saluti a tutti e alla prossima.

P. Martino

  

  

  

  

 

 

 

Lettere di Padre Martino sui lavori relativi al service

Buongiorno a tutti,
vi mando alcune notizie riguardanti il proseguo dei lavori.
Domenica sono passato da Gagny e Km 08, andando in un villaggio per celebrare la messa.
A Gagny stavano colando l’ultima trave della costruzione. Siamo riusciti a risolvere i vari problemi dovuti al dislivello.
Nelle foto potrete vedere la costruzione. Ora gli abitanti del villaggio dovranno riempire di terra le varie fondazioni. Per metter loro un po’ di fretta ho detto che se non riescono riempire prima della fine delle piogge dovremo aspettare l’anno prossimo per terminare.
Sono poi passato a Km 08. Li stiamo realizzando i vari mattoni. Avevamo detto che avremmo inviato il cemento quando tutto il materiale era stato raccolto, ma l’altro padre stava inviando un camion di cemento in un altro villaggio e a causa del fango originato dalle piogge, il camion è dovuto ritornare a scaricare il cemento nel villaggio per non restare alcuni giorni (per aspettare che asciugasse) sulla strada. Ma ho detto loro di raccogliere la ghiaia. Appena l’avranno raccolta manderemo il materiale per iniziare la costruzione.

Djoropoadji (dove costruiremo l’anno prossimo) ha già pulito il terreno e il capomastro ha già indicato dove raccogliere la sabbia e la ghiaia.
Domani ho un incontro con il provveditore per determinare la zona dove costruire il plesso qui in città.
Sono in attesa delle notizie da Campement Edmond… e così abbiamo già pronti gli interventi per l’anno prossimo.

Grazie di nuovo di tutto il vostro impegno.
Vi trasmetto anche il loro grazie…

Sabato 4 agosto 2007

Buongiorno a tutti,

sono finalmente ritornato a San Pedro dopo il mio servizio in Italia.
Volevo prima di tutto ringraziarvi dell’accoglienza alla convention di San Marino.
Giovedì scorso sono partito per un giro nei villaggi per visitare, con l’impresario (che più che impresario è un membro attivo della comunità cristiana con il quale c’è un rapporto che va oltre il lavoro), i vari cantieri.
Ho così ritrovato anche la pista, dopo gli asfalti lisci dell’Italia. Cinque ora di macchina per fare duecento chilometri. Ma per fortuna si può ancora passare.
Il primo che abbiamo visto è Doba. Le due strutture, come vedete dalle foto allegate, sono finite. Sono state finite in tempi diciamo “record”: un mese e una settimana. La gente del villaggio aveva già raccolto tutto il necessario e i muratori, che avevano già anche l’esperienza della costruzione della scuola di Diapadji (il prototipo), hanno lavorato alacremente. Ora la gente del villaggio sta riempiendo le fondazioni con la terra. Le piogge di questo tempo faranno si che questa terra si assesti e sia possibile costruire, dopo aver messo il tetto, il pavimento.
Dopo un periodo di riposo i muratori hanno iniziato il cantiere di Gagny. Sono lì da una decina di giorni. In questo villaggio è stato necessario superare i problemi di dislivello del terreno. Prima di ritornare in Italia avevamo visto le possibili soluzioni. Hanno così realizzato uno stabile a tre livelli diversi e uno allo stesso livello. Ora, anche se i muri non sono finiti, la gente, oltre a raccogliere sabbia e ghiaia, comincerà il riempimento delle fondazioni. Qui sarà un bel lavoro perché i dislivelli hanno fatto si che la massa di terra necessaria è grande. Ma la gente lo sapeva e questo tipo di lavoro per loro non crea nessun problema.
Qui la gente scherzando, ma non troppo, ha fatto diverse richieste… ma ho utilizzato un proverbio per rispondere, mantenendo lo stesso tono scherzoso. Il proverbio dice: ti ho dato la stuoia per dormire, vuoi forse prendere anche la moglie? Abbiamo fatto tutti una risata.
Sono poi passato a Km 08 dove abbiamo visto i mucchi di sabbia. Abbiamo dato loro le istruzioni sulle necessità di materiale. Hanno il problema della ghiaia, che non è facile trovare nel villaggio. Ci hanno però detto che si possono trovare dei sassi grossi come un pugno. Raccoglieranno questi e poi la gente, con dei martelli che forniremo, ridurranno questi sassi a dimensioni utili per colare il cemento. Hanno detto che non c’è problema a trovare gente per questo lavoro. Speriamo di non dover soccorrere troppe dita!!!! È una soluzione che ho già visto applicare in altri posti. Incerte zone c’è anche gente che guadagna la vita con questo lavoro.

Ecco un po’ il resoconto della mia visita.
Passerò ancora nei villaggi il 9 agosto. Ho una riunione con i catechisti del settore di Diapadji e passando visiterò di nuovo Gagny e Km 08. In ogni caso l’impresario, a cui presto una moto, visiterà i cantieri prima.
La squadra dei muratori è ormai affiatata e penso che siano anche affidabili. Ho regalato loro uno strumento di lavoro (una bolla) alla fine del cantiere di Doba. Diventa anche un modo di poter entrare in una relazione che va oltre il lavoro.

Sto aspettando la conferma della banca dell’arrivo del vostro ultimo invio di 10000 euro. Arriverà giusto per iniziare il cantiere a Km 08.

Un grazie da parte mia e da parte della gente che vede concretamente il vostro sforzo per dare loro un avvenire, e li invita a fare altrettanto impegnandosi per quanto gli abbiamo chiesto come partecipazione.

A risentirci al resoconto della prossima visita.

P. Martino



Doba 1 2 3: sono le foto del complesso già costruito nel villaggio di Doba. I mucchi di sabbia e ghiaia della foto precedentemente pubblicata sono diventati queste due strutture.



Gagny 1: la distesa di mattoni già confezionati pronti per essere usati. È il primo lavoro che si effettua. Sullo sfondo la vecchia scuola (che è strapiena) e il cantiere.

Gagny 2: la veduta dell’insieme del cantiere. Abbiamo dovuto superare dei problemi di dislivello. Ora si vedono le fondamenta e le prime parti dei muri. La gente ora deve riempire di terra la fondazione.



Gagny 3: la soluzione delle tre classi a diversi livelli per superare il dislivello del terreno. Sullo sfondo le vecchie classi. Ogni classe è occupata da 60-70 bambini. Con la nuova costruzione altri potranno andare a scuola.


1 e 2: il villaggio sta già raccogliendo la sabbia. Per la ghiaia ci sono dei problemi: probabilmente dovremo trovare dei sassi che poi saranno ridotti a ghiaia dalla gente con i martelli. È una soluzione già adottata in molte zone.

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