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31 maggio 2005 |
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da " Il Messaggero" (Umbria) 31 maggio 2005 |
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30 maggio 2005 |
"Sicilia antica e..."
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28 maggio 2005 |
28 maggio 2005 |
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27 maggio 2005 |
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27 maggio 2005 |
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27 maggio 2005 |
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24-5-2005 |
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23-5-2005 |
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23-5-2005 |
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Como 23 maggio 2005 |
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22/05/2005 |
21 maggio 2005 |
Venerdì 20 maggio 2005 |
20 maggio 2005 |
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20 maggio 2005 |
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19 maggio 2005 |
Como 17 maggio 2005 |
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16-5-2005 |
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da Il Quotidiano della Calabria |
Service del Kiwanis Junior di Cosenza
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12 maggio 2005 |
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12 maggio 2005 |
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10 maggio 2005 |
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10 maggio 2005
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10 maggio 2005 |
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8 maggio 2005 |
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8 maggio 2005 |
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7-7-2005 |
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5-5-2005 |
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5-5-2005 |
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3 maggio 2005 |
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2 maggio 2005 |
In un'epoca "predominata" dalla potente tecnologia informativa, dove il linguaggio abbreviato degli sms o delle chat ha sostituito quello epistolare, non si può non fare un'analisi del progresso e anche del regresso in cui i giovani di oggi sono inseriti. Un tema accattivante e complesso è stato quello presentato dal Kiwanis junior club di Reggio Calabria durante l'incontro dal tema "I giovani e la solitudine globale". Un confronto con i ragazzi e non solo, per parlare delle difficoltà comunicative e dei nuovi mezzi di interazione che hanno cambiato la vita sociale dei giovani, inseriti nel mondo vorticoso dell'alta tecnologia. All'appuntamento, svoltosi nel salone dell'Hotel Excelsior, hanno partecipato il presidente del Kiwanis junior club, Antonella Cafarelli, l'adviser del Kiwanis junior Distretto Italia, Ezio Garozzo, l'avvocato Francesco Garaffa e il dottor Mario Musolino. "Il tema proposto questa sera - afferma il relatore Musolino - mette a confronto un paradosso dell'epoca di oggi, un'era estremamente tecnologica che con i suoi mezzi comunicativi ha cambiato la vita dell'individuo. Le lettere o le comunicazioni verbali sono state ridotte dagli sms, le chat, gli mms che i giovani di oggi usano costantemente. Dobbiamo capire le vere motivazioni che portano i ragazzi a non interagire tra di loro perché sembra ridicolo, ma la mancanza di comunicazione allontana e isola i giovani dalla società". "I ragazzi - continua ancora - attraverso le nuove tecnologie creano un modo diverso ma molto semplificato e asettico di relazione sintetizzando la comunicazione verbale ed estraniandosi dal resto della comunità. Oggi non si ha più voglia di incontrarsi e guardarsi negli occhi, vivere quell'intensità e quella bellezza del comunicare verbalmente e scambiarsi idee ed esperienze. I giovani fanno e si adattano a quello che fa il gruppo e si riuniscono in posti senza poi interagire tra loro". Puntare, quindi, alla comunicazione per migliorare se stessi e la società è uno degli obiettivi del Kiwanis club. "I Kiwanis dice Garozzo - sono una risorsa sociale e culturale perché permettono di colmare il divario presente tra le generazioni. Oggi si nota un cambiamento di vita molto forte e il mondo dei giovani risente di questi stravolgimenti. Spetta quindi a noi evitare il conflitto fra le parti aiutando i ragazzi a recuperare i valori e i mezzi tradizionali". "L'obiettivo principale del Kiwanis continua la Cafarelli è quello di promuovere e promulgare informazione, avvicinando i giovani a tematiche attuali e fondamentali per la loro crescita. Nonostante oggi la comunicazione abbia raggiunto livelli di massimo spessore, i giovani restano chiusi in quella solitudine che li condiziona e li emargina. Oggi sappiano tutto in tempo reale grazie ad internet ma questo mezzo informativo ha in un certo senso ridotto la possibilità di conoscersi e stare insieme. Bisogna quindi, che i giovani capiscano l'importanza di questi mezzi ma non riducano il valore della comunicazione verbale, la vera arma della crescita dell'individuo". "I computer e i cellulari conclude l'avvocato Garaffa sono importanti per certi aspetti ma i giovani devono capire il valore del linguaggio e la necessità del confronto per la loro crescita. Oggi non c'è più quella comunicazione che si faceva una volta in piazza, la voglia di stare insieme ed interagire, di scrivere una lettera. Tutto questo è stato ridimensionato da un freddo e breve scambio di sms".
Grazia Candido
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1°maggio 2005 |
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