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KC Del Tirreno


 

IL KIWANIS CLUB DEL TIRRENO APRE AI GIOVANI

Il Kiwanis Club del Tirreno, nel corso degli anni, si è sempre interessato delle problematiche giovanili ed è per questo che il Presidente, Rocco Abate, ha organizzato, anche grazie alla sensibilità e collaborazione dimostrata dalla Prof.ssa  Rosamaria De Marco, Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Verona Trento”, una Conferenza, nell’Auditorium dell’ATM di Messina, dal Titolo “I Giovani e l’Alimentazione”.  Relatori sono stati: il Prof. Guido Bellinghieri, Responsabile dell’U.O.C. di Nefrologia del Policlinico Universitario di Messina; il Prof. Ugo Muraca, Associato di Fisiologia Applicata al Policlinico Universitario; il Prof. Rocco Zoccali, Ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina ed il Prof. Santo Morabito, Responsabile U.O. Servizio Dietetico A.O.R. Papardo-Piemonte di Messina.

Il Presidente Abate, in un Auditorium gremito di studenti, dopo aver ringraziato gli astanti  per la loro presenza, ha posto in evidenza la raccolta fondi pro alluvionati che il Club del Tirreno ha in atto ed ha introdotto,  attraverso slides, l’argomento della Conferenza (abitudini alimentari, abusi ed eccessi).

Il Prof. Bellinghieri, moderatore della conferenza, dopo aver descritto le finalità del Kiwanis, ha dato inizio alla propria relazione  “Avere cura dell’alimentazione significa avere cura del proprio corpo”. Vivere bene con se stessi significa saper vivere con il mondo; il mondo che ci circonda ed al quale bisogna lanciare messaggi di salute. Le conseguenze derivanti da una cattiva alimentazione sono molteplici,  coinvolgono tutto il corpo umano e soprattutto i reni, il cuore, i polmoni, etc. Sapersi alimentare vuol dire avere rispetto di sé stessi.

Il Prof. Muraca ha dissertato di Fisiologia della nutrizione:“Noi siamo ciò che mangiamo. Dobbiamo usufruire del materiale che la natura ci ha dato e dobbiamo mantenerlo. Alimentazione e nutrizione non sono la stessa cosa e, a tal proposito, ne spiega le differenze. L’obesità è l’epidemia del terzo millennio, è un aumento del peso corporeo rispetto ad un valore ideale ed al tessuto adiposo. L’obesità è una malattia cronica recidivante e colpisce milioni di persone. In Europa l’obesità è aumentata, nel’ultimo decennio, dal 10 al 40%. I paesi dell’Europa orientale presentano un tasso di  obesità superiore a quelli dell’Europa occidentale per effetto dell’improvviso benessere che li ha colpiti. Anni fa, in Europa orientale, era difficile vivere, la povertà imperava e con essa la fame. Era difficile acquistare anche i beni di prima necessità e, di conseguenza, l’alimentazione era ridotta al minimo indispensabile. Con l’improvviso benessere si è riacquistato in eccesso ciò che si era perso negli anni incriminati.

Seguire un’alimentazione ordinata e condurre una vita regolare non provoca problemi alla salute. I sistemi sono semplici: iniziare la giornata con una buona colazione, fare molto moto e non eccedere con tutte quelle pietanze ipocaloriche, tipo quelle propinate nei fast food o nei pub.

Il Prof. Zoccali ha esordito facendo presente  che l’autostima è un fattore positivo nell’alimentazione. Autostimandosi ci si presenta agli altri in modo da piacersi e farsi piacere. Di contro, stimandosi poco, si va incontro a disturbi psichici. I disturbi della  condotta alimentare sono delle condizioni entro le quali l’essere umano viene condizionato dagli orari e dalle abitudini e non dalla necessità di alimentarsi.. Controllando sempre la bilancia e non l’alimento d cui ci si ciba può fare sorgere problemi psicologici quali l’anoressia e la bulimia. Non bisogna avere ossessione del proprio peso corporeo; ma sapersi ben alimentare. Fattore negativo potrebbe essere  l’ambiente in cui si vive. La famiglia deve essere un toccasana per l’individuo e per l’alimentazione e non un fattore di stress.

Il Prof. Morabito ha sottolineato  che l’obesità è un’emergenza sanitaria. Non è un problema prettamente femminile ma anche maschile.  L’alimentazione, quando si conduce una vita frenetica, è conseguentemente sregolata. Si consumano molti grassi e molti carboidrati limitando, se non escludendo del tutto le verdure e i legumi. Questi alimenti sono quasi spariti dalle nostre tavole, mentre sarebbe importante usufruirne. Fare abuso di maionese, ketchup, è deleteri per la nostra salute. Sarebbe importante, se non indispensabile, per evitare l’insorgere di quelle malattie di cui ha fatto cenno il Prof. Zoccali, ritornare alle vecchie pietanze, a ricordare i sapori di una volta, i sapori che non ci facevano ammalare e che ci facevano stare bene con noi stessi.

A conclusione della conferenza, l’Ing. Francesco Mento, Lgt Governatore della Divisione Sicilia Uno,  ha ringraziato i relatori per le informazioni preziose che hanno saputo trasferire  ai giovani e, soprattutto, il Club del Tirreno che, organizzando tale manifestazione,  ci ha avvicinato ai ragazzi, interessandosi delle loro condizioni alimentari, nella speranza di avere inculcato loro gli elementi basilari di una vita sana.

Ignazio Siracusa

Addetto Stampa

 

 

KC Peloro Messina


Domenica 21 marzo, i soci del Kiwanis Peloro si sono recati a Giampilieri Superiore per donare ai bambini del paese delle uova di cioccolato, per augurare Buona Pasqua e per ricordare che il Kiwanis è accanto a loro e continua a operare per portare a termine un progetto che vede coinvolti tutti i club, cioè quello di raggiungere una cifra che permetta di realizzare qualcosa per i bambini e i ragazzi del comprensorio che li aiuti, se non a dimenticare, almeno ad affrontare con serenità il futuro e i ricordi del passato.

Come ricordato dalla presidente del K.C. Peloro, Teresa Crisafulli, tutte le associazioni, nell’immediato, si sono attivate per portare sostegno e conforto alla popolazione colpita dai tragici eventi del primo ottobre del 2009, e fra queste, tutti i club kiwaniani della  Divisione 1, che hanno deciso di devolvere il  service di quest’anno alle necessità soprattutto dei bambini di queste zone.

Le uova di Pasqua che sono state donate hanno anche permesso al club Peloro di  contribuire alla ricerca per combattere il neuroblastoma infantile,  e quindi i bambini di Giampilieri, accogliendo il dono, hanno anche loro aiutato altri bambini sfortunati.

 

 

KC Peloro Messina

 Il titolo “Il pianeta sconosciuto”, che è stato dato all’incontro di lunedì 8 marzo con l’avv. Venera Scrima, organizzato dal Kiwanis Club Peloro,  è indicativo delle mille sfaccettature che l’argomento considerato, la famiglia, presenta a chi voglia analizzare e comprendere le dinamiche di un universo bellissimo, ma anche altamente problematico.

 Come sottolineato dalla presidente del club, la prof.ssa Teresa Crisafulli, è emblematica la scelta dell’8 marzo, perché esaminare una realtà che le donne, soprattutto, vivono in maniera totalizzante, è sembrato il modo più giusto per ricordare questa giornata.

La famiglia è il luogo in cui si formano le coscienze, si concretizzano i sentimenti e i forti vincoli parentali e da cui si trae forza e sostegno per portare avanti i propri ideali.

Oggi l’argomento è di forte attualità. Non c’è rivista, salotto televisivo o convegno di esperti in cui, almeno una volta, non si ripetano concetti come: “la famiglia è in crisi”, “si sono persi i valori della famiglia”, “la colpa è della famiglia”, “non ci sono più le famiglie di una volta”, “non ci si parla più”.

L’avvocato Venera Scrima, specializzata in diritto di famiglia e minorile,  vive ogni giorno nel suo lavoro le problematiche della famiglia e la sua esperienza sul campo è stata determinante per far comprendere ad un attento uditorio la tragicità di certe situazioni che nel mondo d’oggi si vengono a creare per la superficialità, a volte, e l’impulsività con cui vengono affrontate le inevitabili crisi che una famiglia non sa più risolvere con l’aiuto del buon senso e della comprensione. Spesso, le persone più deboli, i bambini, ne riportano conseguenze irreparabili, ma si preferisce pensare che poi tutto si risolverà bene e i bambini, una volta cresciuti, capiranno.

I presenti hanno dato il loro contributo, portando le loro esperienze o ponendo quesiti interessanti, perché tutti sono desiderosi di capire le cause di un cambiamento cosi radicale e di intervenire sulla società in modo giusto per non rischiare di perdere del tutto quel valore della famiglia che è radicato in ognuno di noi, ma che è offuscato da nuovi miti e ideali diversi che poggiano, però, su sentimenti individualistici, dove l’ ”io” prevale molto spesso sul “noi”. 

 

 

 

 

 

 

 

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