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 Kiwanis International  

  Distretto Italia-San Marino

      Anno Sociale 2009/10 Governatore Valeria Gringeri     ...il loro futuro ha bisogno di noi

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KC Livorno Bassa Val di Cecina


Al Club Livorno-Bassa Val Di Cecina si parla di alimentazione
 

Venerdì 27 novembre, presso la sala convegni del “Campastrello Sport Hotel Residence” di Castagneto Carducci si è tenuta, alla presenza di autorità kiwaniane ed istituzionali, una conviviale con conferenza su argomenti di forte attualità, come l’importanza di una corretta alimentazione e i disturbi alimentari in età giovanile.

Dopo i saluti delle Autorità, Alfredo Lisi, Past Governatore e Past Trustee Kiwanis International Foundation ha riferito l’impegno in questo settore da parte del Kiwanis International, in collaborazione con le Università e con le Società scientifiche.

Successivamente, Silvia  Voliani,  Presidente della Consulta Donne - Kiwanis International Distretto Italia-San Marino, oltre che socia del Club Livorno-Bassa Val Di Cecina, ha illustrato il progetto “I giovani e l’alimentazione” che proposto dalla Consulta Donne ed accolto a livello europeo dal Women Committee rappresenta un valido campo di lavoro per il Distretto Italia-San Marino.

Infine,  il fulcro dell’incontro è stata la conferenza della Dott.ssa Tiziana Catalucci, Psicologa e Psicoterapeuta, Responsabile  della Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza della Azienda A.S.L. 6 Zona Val di Cornia, che ha brillantemente esposto la sua esperienza nel campo del trattamento dei disturbi dell’alimentazione, riflesso di una condizione di disagio giovanile.

La serata si è conclusa con un’ottima cena, nel ristorante dello stesso Hotel Campastrello.

 

 

KC Piombino Riviera Etrusca

 “PREMIO KIWANIS ELIO DELPONTE”
ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA ONLUS E
ASSOCIAZIONE FEDE PER LA VITA ONLUS

 15 NOVEMBRE 2009: GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA

Il “Premio Kiwanis Elio Delponte” è stato consegnato nelle mani di Aldo Fabbri la sera di sabato 15 novembre. Sempre durante la stessa serata, Aldo aveva già trovato come utilizzarlo. Dopo un veloce colloquio con la Dott.ssa Elisa Murzi, Assessore della Polizia Municipale e Socia del nostro Club, la somma così ricevuta costituisce il seme di un progetto importante che sta nascendo dalla collaborazione fra il Comune di Piombino e “Fede per la Vita”.

Il progetto prevede l’allestimento di una zona indicata dal Comune con vie, incroci e segnaletica stradale. Qui i nostri giovani potranno acquisire confidenza con simulazioni che prendono spunto dal traffico quotidiano delle nostre strade. La cultura dell’educazione stradale è insegnata sia ai ragazzi che stanno per dare l’esame per guidare gli scooter sia ai bambini delle elementari in qualità di piccoli pedoni. Qui, in assoluta tranquillità, i ragazzi possono provare a muoversi ed a confrontarsi con la strada. Cosa che, anche certi adulti, dovrebbero fare.  

Aldo mi ha comunicato direttamente quest’idea la domenica successiva mentre stava allestendo uno stand che riunisce le Associazioni “Familiari e Vittime della strada” e “Fede per la Vita” qui unite per ricordare che il 15 novembre è la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Per il Club di Piombino e per il sottoscritto in modo particolare, è sembrato doveroso soffermarci  sulla destinazione di quanto elargito. Rende tutti noi orgogliosi e commossi dell’idea di Aldo e, per quel che mi riguarda, quando vedrò circolare sempre più giovani in maniera consapevole sulle strade cittadine, sarò così “presuntuoso” da ritenere che una piccolissima parte del merito sia stata anche del “Premio Delponte” e del Club Kiwanis.  


Carlo Delponte

Addetto Stampa
Kiwanis Club Piombino – Riviera Etrusca

 

 

KC Follonica


Nei giorni scorsi, nel corso di una Conviviale a Tirli (GR) nel caratteristico Ristorante Tipico Maremmano "La Luna" il KIWANIS CLUB FOLLONICA ha aumentato il proprio organico di n° 2 nuovi Soci.
Oltre ai Soci del Club era presente il Luogotenente Governatore della Divisione Toscana Marco Salomone, l'Imm. Past Luogotenente Governatore Loriano Lotti, il K.I.A.R Giuseppina Finucci, il Presidente della Consulta Donne Silvia Voliani ed il Presidente del Kiwanis Club Livorno - Bassa Val di Cecina Mauro Buoncristiani.
I due nuovi Soci che sono entrati a far parte della Famiglia Kiwaniana sono:

Dott.ssa Irene Scrivini, Dirigente di Banca;
Dr. Marco Matteoni, Informatore Scientifico.
Nel corso della serata il Presidente del Club Andrea Petri ha illustrato ai partecipanti le attività future che verranno svolte e che saranno molto complesse.

il Luogotenente Governatore della Divisione Toscana Marco Salomone ufficializza l'ingresso nel Kiwanis Club Follonica del nuovo Socio Dott.ssa Irene Scrivini;

il Luogotenente Governatore della Divisione Toscana Marco Salomone ufficializza l'ingresso nel Kiwanis Club Follonica del nuovo Socio Dr. Marco Matteoni;



 da destra a sinistra (l'Imm. Past Luogotenente Governatore Loriano Lotti - il Presidente KC Follonica Andrea Petri - il Luogotenente Governatore Divisione Toscana Marco Salomone - il Cerimoniere KC Follonica Romano Azario Cozet.

 

KC Firenze

 Firenze, 9 Novembre 2009

     Il Presidente del Kiwanis Club Firenze ha il piacere di invitare la S.V. e gentile consorte alla Conviviale che si terrà il giorno 20 Novembre 2008, alle ore 20.30, presso l'Holiday Inn, Viale Europa n. 205 Firenze, per festeggiare il nostro

CHARTER DAY

dopo i 31 anni di attività del Club a far data dalla consegna della Charter costitutiva della sua fondazione nel Novembre del 1978 .

     Sarà inoltre ns. gradito Relatore il magistrato Cons. dott.  Pietro Suchan (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze) che  ci illustrerà un argomento di forte attualità: 

                         “LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE” 

     Verrà, infine, consegnato il Service per l’anno sociale 2008-2009 al Centro Regionale Fibrosi Cistica presso l’Ospedale A. Meyer di Firenze.


 Il Presidente
Daniele Santucci

 

Il costo di partecipazione è di euro 35,00 per persona.

R.S.V.P. si prega di voler confermare entro il 18 Novembre 2009 :

- Daniele Santucci, Presidente, tel. 055 2638462 – fax 055 2268259 e-mail : danielesantucci@alice.it

- Sergio Lisi, Segretario, tel. 055 6121292 - fax 055 6121291- e-mail : sergiolisi@tin.it

- Laura Patricia Jovenitti, Cerimoniere – tel. 055 352979 – fax 055 352979

 

 

KC Follonica

 

Intervento di Alfredo Lisi

 

 

Autorità civili, militari e religiose, Signore e Signori, carissimi Soci, sono tornato molto volentieri a Follonica in occasione di questo incontro “L’infanzia e l’uomo. Dalla violenza alla pena di morte” per assolvere all’impegno affidatomi di celebrare in questa sede il ventennale della Carta dei Diritti del Fanciullo, e testimoniare le tante iniziative condivise con il nostro ospite, dott. Aldo Forbice con la collaborazione del Comitato nazionale italiano dell’INICEF, non solo nella serie di trasmissioni radiofoniche Zapping ma soprattutto in altri incontri come quello di oggi, in varie Città d’Italia.

 

La Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia è senza dubbio la più universale delle leggi, per i bambini di tutto il mondo. Non una semplice dichiarazione di intenti, ma una vera e propria legge mondiale, che impone di soddisfare i bisogni essenziali dei bambini e, più in generale, di rispettarne tutti i diritti: diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici, esattamente come per gli adulti. E’ questo lo straordinario significato della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.

  

Da allora sono passati esattamente venti anni.

 

Un tempo piuttosto breve nella lunga - e spesso faticosa - marcia per i diritti umani, ma che è stato sufficiente per fare della Convenzione il trattato più universale nella storia della comunità internazionale. Ben 191 paesi - un numero maggiore degli stessi membri delle Nazioni Unite - l’hanno fatta propria e molti di questi hanno approvato nuove leggi, o emendato quelle esistenti, per conformarsi ad essa. All’appello, ripeto, mancano solo gli Stati Uniti - che l’hanno firmata ma devono ancora ratificarla - e la Somalia.

 

Anche se non tutti i governi dispongono delle risorse sufficienti per garantire mediatamente i diritti della Convenzione, essi sono comunque obbligati a renderli prioritari e ad assicurarli quanto più possibile, apportando tutti i cambiamenti necessari nella legislazione, nelle istituzioni, nelle politiche e nei programmi.

 

                            Ratificata dal parlamento italiano con la legge 176 del 27 maggio 1991, la Convenzione fa parte dell’ordinamento giuridico italiano. Conoscerla, nei suoi 54 articoli, è essenziale per tutti: per gli adulti, per cui rappresenta una vera e propria "carta dei doveri"; ma anche per tutti i giovani, chiamati ad essere consapevoli dei propri diritti, come dei diritti dei coetanei - spesso più sfortunati - di ogni parte del mondo.

 

                             Come e più degli adulti. La Convenzione inizia con un lungo preambolo che richiama i principi proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Diritti di cui i bambini devono godere proprio come gli adulti: se una differenza

esiste questa è a tutto vantaggio dell’infanzia che - come ha sancito la stessa Dichiarazione universale - "ha diritto a un aiuto e a un‘assistenza particolari". Così come la famiglia, "unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli".

 

                            Tutto questo, tenendo conto "dell’importanza delle tradizioni e dei valori culturali di ciascun popolo per la protezione e lo sviluppo armonioso del fanciullo" e riservando un riconoscimento particolare al ruolo della cooperazione internazionale.

 

                            Per tutti i bambini. La Convenzione tutela le persone con meno di 18 anni, o comunque non ancora maggiorenni (art. 1): tutte con gli stessi diritti, "senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica" (art. 2). Anzi, gli Stati che hanno ratificato la Convenzione dovranno attivarsi adeguatamente per tutelare i minori contro ogni discriminazione.

 

                             L’interesse preminente. E’ uno dei principi guida della Convenzione. In tutte le decisioni relative ai bambini, siano esse di un organo legislativo, di un tribunale o di un ente assistenziale, "l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente". Lo Stato è tenuto a curarsi adeguatamente dei minori i cui genitori o tutori non siano in grado di farlo (art. 3), così come dei minori senza famiglia (art. 20). Tutto questo rispettando comunque "la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori" di guidare il bambino (art. 5), allevandolo e provvedendo al suo sviluppo. Compiti che gli Stati dovranno sostenere con "aiuti appropriati" ai genitori e provvedendo anche alla "creazione di istituzioni, istituti e servizi incaricati di vigilare sul benessere del fanciullo" (art. 18).

 

                            Diritto alla vita, al nome, all’identità. Sono i primissimi, essenziali diritti, senza i quali anche gli altri sono impensabili. Ogni fanciullo "ha un diritto inerente alla vita" e gli Stati devono assicurarne "in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo" (art. 6). Ma ha anche "diritto a un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori e a essere allevato da essi" (art. 7). E poi, "a preservare la propria identità, ivi compresa la sua nazionalità" (art. 8).

 

                            Con i genitori. Gli Stati devono vigilare perché "il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà" a meno che questa separazione non si renda necessaria proprio "nell’interesse preminente del bambino", per esempio in caso di maltrattamento o di incuria (art. 9). E’ sancito anche il diritto di entrare in ogni paese, o di lasciarlo, per ragioni di ricongiungimento familiare (art. 10), così come l’obbligo di intervento nei casi in cui il bambino è rapito o trattenuto

illecitamente all’estero da un genitore o da un’altra persona (art. 11). L’adozione potrà avvenire solo nell’interesse del bambino, dopo un’attenta verifica delle autorità competenti, con particolari cautele per l’adozione all’estero (art. 21).

 

                            Libera coscienza, libera espressione. Sono diritti che siamo soliti riferire agli adulti, e che invece la Convenzione attribuisce pienamente anche ai minori. Al bambino è riconosciuto il diritto ad "esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa" e ad essere preso debitamente in considerazione, "tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità" (art. 12). Va tutelata la libertà di espressione, che comprende "la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie" (art. 13), e ancora, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione (art. 14) e la libertà di associazione (art. 15).

 

Privacy e mass-media. L’attualità della Convenzione si esprime nella sua capacità di affrontare dal punto di vista dei minori anche questioni che solo recentemente si sono imposte per gli adulti. E’ il caso del diritto alla privacy, per cui nessun bambino deve essere "oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza" (art. 16); o delle problematiche connesse ai mass-media, con il riconoscimento del diritto del minore all’informazione, specie se finalizzata "a promuovere il suo benessere sociale,

spirituale e mentale" (art. 17).

 

Contro ogni abuso. Gli Stati sono obbligati ad adottare ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo "contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale" (art. 19). In particolare si dovrà "proteggere i bambini contro l’uso illecito di stupefacenti" (art. 33); impedire che siano "incitati o costretti a dedicarsi a

una attività sessuale illegale" o sfruttati a fini di prostituzione o di produzione di spettacoli e di materiale pornografico (art. 34); combattere "il rapimento, la vendita o la tratta di fanciulli" (art. 35).

 

                            Bambini rifugiati. La Convenzione assicura una speciale protezione al bambino che, solo o con i genitori, cerca di ottenere lo status di rifugiato, o è già considerato tale dal diritto internazionale. Gli Stati, assieme alle Nazioni Unite, dovranno aiutarli, ricercando i loro genitori o altri familiari, consentendone il ricongiungimento, oppure, nel caso che i parenti siano irreperibili, accordando la stessa protezione prevista per i minori senza famiglia (art. 22).

 

                            Bambini disabili. "I fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità". La Convenzione sancisce così il diritto dei bambini disabili a beneficiare di un aiuto specifico, in modo che "abbiano effettivamente accesso all’educazione, alla formazione, alle cure sanitarie, alla riabilitazione, alla preparazione al lavoro e alle attività ricreative". L’obiettivo è di garantire l’integrazione sociale e il più completo sviluppo personale (art. 23).

 

                            Il diritto alla salute. Anche in questo caso non si tratta solo di una dichiarazione di principi, ma di un obbligo imposto agli Stati, che devono "riconoscere il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione". Nessun minore dovrà essere privato del diritto ad accedere a questi servizi. Gli Stati dovranno diminuire la mortalità infantile, sviluppare le cure sanitarie primarie e la prevenzione, combattere la malnutrizione, garantire alle madri cure prenatali e postnatali, diffondere una corretta informazione sanitaria, abolire pratiche tradizionali nocive per la salute (art. 24).

 

                            Un dignitoso standard di vita. Anche dal punto di vista dei bisogni materiali la Convenzione va ben oltre il semplice diritto alla sopravvivenza. Per il bambino, infatti, si esige "un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale". Il minore dovrà beneficiare della sicurezza sociale, compresa la previdenza (art. 26). E nel caso, lo Stato dovrà fornire "assistenza materiale e programmi di sostegno, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario, l’alloggio" (art. 27).

 

                            Diritto all’educazione e alla propria cultura. L’educazione dovrà essere garantita "in misura sempre maggiore e in base all’uguaglianza delle possibilità". Tutti gli Stati dovranno rendere obbligatorio per tutti e gratuito l’insegnamento primario, incoraggiare forme di istruzione secondaria aperte e accessibili anche ai più indigenti, promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono. La cooperazione internazionale è incoraggiata per combattere l’analfabetismo (art. 28). L’educazione dovrà "favorire lo sviluppo della personalità del bambino nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche", ma anche "sviluppare nel bambino il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali" (art. 29). E’ un diritto di particolare rilievo per chi appartiene a minoranze etniche, religiose o linguistiche e che "non può essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di professare e di praticare la propria religione o di far uso della propria lingua" (art. 30).

 

                            Dal lavoro al gioco. La Convenzione interviene anche sulla realtà del lavoro minorile, tutelando il bambino contro lo sfruttamento economico. Il minore non può essere costretto "ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo". Gli Stati sono tenuti a stabilire un’età minima per l’ammissione all’impiego e a regolamentare orari e condizioni di lavoro (art. 32). La Convenzione, tra l’altro, individua diritti del bambino che forse non siamo abituati a considerare come tali: il diritto ad una vita culturale, ma anche il diritto al riposo, al tempo libero, e perfino al gioco (art. 31).

 

                            Nessuna pena disumana. Sono diritti che dovrebbero valere per tutti, ma che per i minori esigono un rispetto ancora più rigoroso. Nessun bambino può essere "sottoposto a tortura o a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti". In nessun caso potrà essere condannato alla pena capitale o all’ergastolo. La detenzione deve "costituire un provvedimento di ultima risorsa e avere la durata più breve possibile" (art. 37). In ogni caso la giustizia deve assicurare al minore un trattamento che "tenga conto della sua età nonché della necessità di facilitare il suo reinserimento". E’ necessario stabilire un’età minima sotto la quale i minori non sono perseguibili ed evitare misure

giudiziarie quando possibile (art. 40).

 

                            Bambini in guerra. Ogni Stato è obbligato a rispettare e a far rispettare le regole - ancora più vincolanti per i bambini - del diritto umanitario internazionale in caso di conflitto. Bisognerà vigilare perché nessun minore di 15 anni partecipi direttamente alle ostilità o sia arruolato nelle forze armate. E’ necessario adottare ogni misura possibile perché i bambini coinvolti in guerra possano beneficiare di cure e di protezione (art. 38) e perché essi - come tutti i bambini vittime di violenze - siano destinatari di adeguati provvedimenti "per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale" (art. 39).

 

                             Fatti concreti. E’ bene ripeterlo ancora, questi non sono solo principi destinati ad essere condivisi da tutti a parole, ma di fatto inattuati e inattuabili. L’ultima parte di questa legge universale prevede una serie di procedure e di responsabilità, attraverso le quali dare concretezza ai diritti sanciti dalla Convenzione, prima di tutto diffondendone la conoscenza il più largamente possibile, sia tra gli adulti che tra i minori (art. 42). E’ istituito un Comitato dei diritti del fanciullo, che dovrà valutare i progressi compiuti in ogni paese (art. 43), il quale, tra l’altro, ogni cinque anni è tenuto a presentare un rapporto sui provvedimenti adottati per tradurre in realtà la Convezione (art. 44).

 

A conclusione  di questa affollata manifestazione, non credo si possa aggiungere niente all’intervento che i nostro illustre ospite ci ha voluto dedicare con la presentazione oggi in un Club Kiwanis del suo lavoro. Lo ringrazio con stima per la testimonianza che ci ha voluto dedicare, malgrado i suoi noti impegni giornalistici.

 

Voglio concludere ricordando a tutti noi una poesia di Ronald Russel, che s'intitola "Oggi e Ieri", e che fa riflettere su come le condizioni della crescita del bambino influiscono poi sulle qualità dell'adulto:

"Il vigliacco di oggi è il bimbo che schernivamo ieri.
L'aguzzino di oggi è il bimbo che frustavamo ieri.
L'impostore di oggi è il bimbo che non credevamo ieri.
Il contestatore di oggi è il bimbo che opprimevamo ieri.
L'innamorato di oggi è il bimbo che carezzavamo ieri.
Il non complessato di oggi è il bimbo che incoraggiavamo ieri.
L'espansivo di oggi è il bimbo che non trascuravamo ieri.
Il giusto di oggi è il bimbo che non calunniavamo ieri.
L'indulgente di oggi è il bimbo che perdonavamo ieri.
Il saggio di oggi è il bimbo che ammaestravamo ieri.
L'uomo che respira amore è il bimbo che viveva nella gioia anche ieri."

Per concludere desidero rivolgere il mio particolare apprezzamento a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo incontro che segna l'inizio di una nuova pagina nel corrente anno sociale della storia del Kiwanis Club nella storia della città di Follonica .

 

A tutti il ringraziamento del Kiwanis International per la loro presenza nella Sala parrocchiale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Cassarello in Follonica. Presenza che significa impegno per la costruzione della società di domani più giusta e sempre più somigliante ai nostri ideali, ai nostri modelli di vita, alla nostra spiritualità.

 

Alfredo Lisi

 

Sabato 14 Novembre 2009 a Follonica (GR) il KIWANIS CLUB FOLLONICA ha organizzato un importante Convegno Pubblico.
Nell'auditorium della Chiesa San Pietro e Paolo, con inizio alle ore 17,00, davanti ad un folto pubblico il Dr. Aldo Forbice, giornalista, scrittore e conduttore RAI della trasmissione radiofonica GR 1 ZAPPING ha relazionato sull'argomento: “L’INFANZIA E L’UOMO - Dalla violenza alla pena di morte”. Inoltre ha presentato al pubblico l'ultimo libro da lui scritto dal titolo "ASSASSINI  DI STATO".
Oltre al Presidente del Club Andrea Petri e numerosi Soci, erano presenti anche il Past Governatore e Past Trustee Alfredo Lisi, il Luogotenente Governatore della Divisione Toscana Marco Salomone, l'Imm. Past Luogotenente Governatore Loriano Lotti, il K.I.A.R. Giuseppina Finucci ed il Presidente del Club Livorno - Bassa Val di Cecina Mauro Buoncristiani..
Inoltre hanno onorato il pubblico della loro presenza il Sindaco della Città di Follonica Sig.ra Eleonora Baldi e l'Assessore alla Cultura della Provincia di Grosseto Dott.ssa Cinzia Tacconi.
Moderatore del Convegno è stato il Dirigente Scolastico di Follonica Dott.ssa Costanza Soprana.
Il numeroso pubblico intervenuto ha apprezzato molto il Convegno ed anche la descrizione dell'ultimo libro scritto dal Dr. Aldo Forbice "ASSASSINI DI STATO".
Molto significativo è stato anche l'intervento del Past Trustee Alfredo Lisi in occasione del 20° anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, approvata dalla Assemblea delle Nazioni Unite e sottoscritta da 193 Paesi del mondo.
Nel corso della rappresentazione del Convegno, fra il numeroso pubblico presente,  è stata effettuata una raccolta di fondi per il primo service del Kiwanis Club Follonica, in questo anno Sociale, a sostegno di una Bambina di Grosseto di sette anni  affetta, fin dalla nascita, dalla malattia "Spina Bifida".
La serata è continuata presso il Ristorante  "Rodeo" a Scarlino Scalo (GR) con la Conviviale del Club alla quale, oltre ai Soci, hanno partecipato anche numerosi  ospiti.
Nel corso della serata  il Dr. Aldo Forbice è stato nominato Socio Onorario del Kiwanis Club Follonica.
Inoltre è stato consegnato ai Genitori della Bambina di Grosseto affetta dalla malattia  "Spina Bifida" un assegno bancario con una significativa somma di denaro.
Con tale gesto i Soci del Kiwanis Club Follonica hanno contribuito all'acquisto di una costosa e sofisticata apparecchiatura "elettrostimolatrice" che servirà a rendere meno difficoltosa la vita alla sfortunata bambina.
Particolarmente commovente è stato l'intervento della Madre della Bambina di Grosseto che nel ringraziare i Soci del Club per quello che hanno voluto fare , ha letto una relazione descrittiva sulla brutta malattia ed il progetto di riabilitazione neuromuscolare con il sofisticato "elettrostimolatore" che stanno per acquistare.
Ha colpito anche la presenza della stessa Bambina che nonostante la sua malattia ha  voluto partecipare  alla Conviviale insieme ai genitori e seduta in una sedia a rotelle si è messa a socializzare con altri bambini, figli di Soci del Club.


Momenti del Convegno.
da sinistra: Sig.ra Eleora Baldi, Sindaco Città di Follonica;  Dr. Alfredo Lisi, Past Governatore e Past Trustee;Sig. Andrea Petri, Presidente KC Follonica;  Dott.ssa Costanza Soprano, Dirigente Scolastico, Moderatore del Convegno; Dr. Aldo Forbice, Giornalista e Scrittore;Dott.ssa Cinzia Tacconi, Assessore alla Cultura  Provincia di Grosseto;Dr. Marco Salomone, Luogotenente Governatore Divisione Toscana.


Il Dott. Aldo Forbice viene nominato Socio Onorario del Kiwanis Club Follonica;


 Momenti della Conviviale
da sinistra: Sig. Loriano Lotti, Imm. Past Luogotenente Governatore; Sorella del Dr Aldo Forbice; Sig. Andrea Petri, Presidente KC Follonica;  Dr. Aldo Forbice;  Sig.ra Forbice.


 la Madre della Bambina di Grosseto affetta dalla malattia "Spina Bifida" ringrazia i Soci Kiwaniani e legge una sua relazione;

 la Bambina affetta dalla  "Spina Bifida" (sulla  sedia a rotelle), con altri bambini, figli di  Soci del KC Follonica.
 

 

KC Prato

 

Il nostro club "Kiwanis Prato" compie vent'anni ....Beato lui !!!!

Sì è vero il nostro Club compie quest'anno 20 anni di attività nato nel 1989 e fondato dal Dott. Daniele Chiti sta andando avanti con il vento in poppa ma come una nave quando affronta il mare ci sono momenti di bonaccia e momenti di mare leggermente mosso.....ma la nave va...viaggia tentenna un po' ma non perde mai la rotta. La nostra rotta sono i services sono lo stare insieme sono l'amicizia il donare, l'aiutare ecc....non vorrei essere troppo retorico, ci stiamo preparando a festeggiare questo evento che per alcuni dei nostri soci è come il compleanno di un proprio figlio che lo hanno , (in questo caso si può dire)partorito, lo hanno coccolato, cresciuto e lo hanno fatto conoscere ad altre persone di buon senso che continuano a seguirne  ed aiutarne la crescita. Non posso dire molto di più altrimenti scoprirei le carte .....già sono iniziati i preparativi, già ci sono le prime notizie trapelate durante una conviviale e un consiglio, ma non sarebbe giusto per chi ci  lavora rovinargli la sorpresa ....certamente vedendo delle foto del 1989 effettivamente qualcuno non si riconoscerà !!!!mi sembra lui ....com'è cambiato !!! è invecchiato cosi' tanto !!!! ma quello mi pare ...mi sembra ....no! non può essere lui !Capite bene che bisogna stare attenti a far commenti.
Ma quanto ci siamo dati da fare! anche se non sarebbe giusto dirselo da noi, ma dopo venti anni di attività e di anzianità nel club credo che ne abbia il diritto, per cui ripeto "quanto ci siamo dati da fare !!"quanti services ...quanti "aiuti" , però quanti ne debbono essere fatti ancora ........mi fermo a questo punto perchè, come è diventano comune dire e leggere, "stiamo lavorando per voi " oppure " in costruzione".
Effettivamente descrivere venti anni non è semplice, si avrebbe la voglia di dire tutto e di fare vedere quello che abbiamo fatto "da grandi", ma sinceramente poi ci sentiamo ancora piccolissimi se pensiamo ai bisogni alle necessità di chi più sfortunati e "bisognosi " di noi ci vivono accanto mancanti del minimo  necessario.......oppure nella "prova".

Franco Badiani

 

KC Prato

Il giorno 09 Novembre, presso il Museo del Tessuto di Prato, via S.Chiara n. 24 Prato,  serata dedicata a:

 

"LO STILE DELLO ZAR"

Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo


La serata inizierà alle ore 20,30 con visita guidata alla mostra per vedere e conoscere le bellezze di questi tessuti ed abiti che gli Zar indossavano, poi seguirà la cena in una delle sale della mostra con un menù a tema .....caviale...ecc..champagne...
Da settembre il Museo del Tessuto di Prato ospita una grande mostra dedicata agli affascinanti intrecci tra l'arte tessile,l a moda e la grande pittura,nelle relazioni e nell'incontro tra i due mondi e due culture : quelle occidentale e nello specifico italiana e toscana con le sue eccelse manifatture, i suoi costumi e la sua arte e quella del Vicino Oriente - della Moscovia - con i suoi riti sfarzosi, le sue mode, i beni pregiati. Si tratta di progetto espositivo internazionale con la collaborazione del museo del Cremlino e del museo Statale Russo.  

 

KC Piombino Riviera Etrusca


CONVIVIALE DEL 14 NOVEMBRE 2009
“PER UNA STRADA SICURA” CON ALDO FABBRI -
CONSEGNA “PREMIO KIWANIS ELIO DELPONTE”


Presso la nostra sede sociale di “Riva degli Etruschi” si è svolta una serata che mi tocca davvero da vicino. Com’è ormai noto annualmente il Club assegna il “Premio Kiwanis”, poi diventato, “Premio Kiwanis Elio Delponte” intestato alla memoria di mio padre.
Il Premio nasce con la nascita del Club e subisce varie evoluzioni che lo legano da un lato sempre più al nostro territorio e dall’altro alla logica kiwaniana . Per questo motivo, attualmente, il Premio è consegnato a persone che, in zona, operano nel sociale distinguendosi per altruismo, generosità ed umanità dimostrata.
Per l’anno sociale in corso, il Club, consegna ad Aldo Fabbri il Premio. Aldo ha fondato nel 2006 l’Associazione Onlus “Fede per la Vita”. Federico, il figlio quindicenne di Aldo, resta vittima di un incidente stradale mentre guida il suo scooter. Dal dolore provato, Aldo, trova la forza per rimettersi
in cammino dando un nuovo significato al suo futuro. E lo intuiamo già leggendo il nome dato alla sua Associazione: la vita è quella che a Federico è venuta meno troppo presto e sempre la vita è quella che l’associazione si pone il nobile compito di preservare. L’Associazione, infatti, offre aiuto ai bambini che si trovano in stato di bisogno; a chi deve ritrovare il suo equilibrio interrotto dalla scomparsa di una persona amata e, cosa particolarmente a lei cara, promuove l’educazione e la sicurezza stradale con spot, filmati, vignette, consigli pratici, e quant’altro per prevenire incidenti guidando in modo corretto e consapevole. S’insegnano i primi soccorsi da offrire a chi è coinvolto in incidenti stradali. L’Associazione si rivolge soprattutto nelle scuole perché la giovane età è quella che paga il conto più forte e si avvale della collaborazione e dell’esperienza delle forze dell’ordine presentandole come un punto di riferimento e di sicurezza per chi circola sulle strade e non come un ostacolo a chi intende circolare come fosse su un circuito di Formula 1 magari dopo aver ingerito forti dosi di superalcolici o peggio ancora.
Dopo l’introduzione del presidente Paolo Arzilli, Aldo Fabbri ha avviato un dibattito impreziosito dagli interventi della Dott.ssa Elisa Murzi, Assessore della Polizia Municipale e Socia del nostro Club e della Dott.ssa Angela Galeazzi Comandante della Polizia Municipale di Piombino. Sarebbe dovuto essere presente anche il Dott. Vincenzo Cesarano Comandante della Polizia Stradale di Venturina purtroppo bloccato dall’influenza al quale rivolgiamo il nostro saluto. I presenti hanno partecipato attivamente al dibattito. Fabbri ha accompagnato la sua relazione da filmati di “Rai Education”. Servizi e dati colorati, ahimè, con tinte forti come era d’altronde l’argomento discusso.
La folta presenza di graditissimi ospiti ha contribuito al pieno successo della serata. Fra gli amici kiwaniani presenti il Lgt.Gov. Eletto Daniele Bressan (membro del nostro Club ed impareggiabile Cerimoniere), il Past Lgt. Gov. e Chairman Mantenimento Soci Florio Marzocchini. Graditissima la presenza dell’Ing. Lino Iallorenzi, Responsabile di Ambiente, Sicurezza e Qualità presso lo stabilimento di “ArcelorMittal Piombino”, società che ha sposato gli intenti di “Fede per la Vita”. In rappresentanza dei Club Services di Piombino Fabrizio Monacci del Rotary, Giampaolo Bindi del Lions, Valeria Brunetti del Soroptimist.
Il Club di Piombino ringrazia tutti gli ospiti citati con i loro accompagnatori per aver partecipato alla serata. Ed un abbraccio particolarmente forte dal sottoscritto.

Carlo Delponte
Addetto Stampa
Kiwanis Club Piombino – Riviera Etrusca


 

KC Piombino Riviera Etrusca

 

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